Dividend Day a Piazza Affari oggi, con lo stacco delle cedole per 74 società quotate, inclusa la Ftse Mib, per oltre 15 miliardi di euro. Il Ftse Mib apre in calo dell’1,77% per l’effetto del dividendo
Oggi, 19 maggio 2025, Piazza Affari celebra il tanto atteso “Dividend Day”, una giornata cruciale per gli investitori che vedranno l’accredito delle cedole da parte di numerose aziende quotate. In totale, ben 74 società, tra cui 24 del prestigioso indice Ftse Mib, distribuiranno dividendi per un valore complessivo che supera i 15 miliardi di euro. Ma cosa significa realmente questo giorno per chi investe in Borsa?
Cosa significa il Dividend Day
Il “Dividend Day” rappresenta il momento in cui le azioni delle società quotate iniziano a quotare “ex dividendo”. Questo significa che il prezzo delle azioni subisce un aggiustamento automatico, corrispondente al valore lordo della cedola distribuita. L’effetto immediato è una diminuzione del prezzo dell’azione, che riflette il pagamento effettuato agli azionisti. Tuttavia, questa perdita di valore è compensata dall’accredito cash che gli investitori riceveranno, al netto della tassazione del 26%.
Per poter ricevere il dividendo, gli investitori dovevano acquistare le azioni entro il 16 aprile. Chi ha effettuato acquisti dopo questa data non avrà diritto alla cedola. È interessante notare che se un azionista decide di vendere le proprie azioni proprio il giorno dello stacco, mantiene comunque il diritto al dividendo, mentre la maggior parte delle società effettuerà l’accredito il 21 maggio.
Le aziende coinvolte
Le imprese coinvolte in questa tornata di pagamenti comprendono diverse banche e aziende appartenenti a vari settori. Intesa Sanpaolo, ad esempio, distribuirà un dividendo per azione di 0,341 euro, in aumento rispetto ai 0,296 euro dell’anno precedente. Anche Banco BPM si distingue, con un dividendo di 1 euro per azione, segnando un aumento significativo rispetto agli 0,56 euro del 2024. Tra le aziende più generose, Banca Monte dei Paschi di Siena accrediterebbe 0,86 euro per azione, rispetto allo 0,25 dell’anno scorso.
Non solo banche, ma il settore assicurativo è rappresentato da nomi di spicco come Unipol, che pagherà 0,85 euro per azione, e Generali, con un dividendo di 1,43 euro, confermando la solidità del gruppo. Anche il settore energetico non è da meno: Eni staccherà 0,25 euro per azione, mentre A2A distribuirà 0,1 euro e Italgas 0,406 euro.
Un contesto più ampio
La giornata di oggi non è solo un evento isolato, ma fa parte di un contesto più ampio. Il Sole 24 Ore evidenzia che, sommando i dividendi già staccati ad aprile e gli acconti versati nel corso dell’anno, le distribuzioni complessive per il 2025 raggiungeranno la cifra record di 41 miliardi di euro, con un incremento del 13% rispetto al 2024. Questo trend è incoraggiante e suggerisce un ritorno alla solidità economica dopo anni di incertezze. Il dividend yield medio atteso per Piazza Affari si attesta attorno al 4,8%, con previsioni in crescita per il 2026.
In questo scenario, gli investitori stanno monitorando attentamente le performance delle azioni e le strategie di distribuzione dei dividendi, consapevoli che le decisioni di oggi possono influenzare significativamente il loro portafoglio nel lungo termine.