Pisa, 12 novembre 2025 – Nuova accesa polemica tra l’europarlamentare della Lega, Roberto Vannacci, e l’assessora toscana Alessandra Nardini, a seguito del caso che ha coinvolto una studentessa dell’Università di Pisa filmata di nascosto mentre si trovava all’interno di un bagno “genderless”, ovvero senza indicazioni di genere. La vicenda ha suscitato forti reazioni politiche e sociali, rilanciando il dibattito sull’uso e la sicurezza di questi spazi.
Il caso della studentessa filmata nei bagni genderless dell’Università di Pisa
La denuncia è stata presentata da una studentessa ventunenne che ha raccontato di essere stata ripresa con un telefonino mentre si trovava nel bagno neutro del polo di Ingegneria dell’ateneo pisano. I carabinieri hanno avviato indagini contro ignoti, ma il caso ha subito acceso un acceso confronto politico. Diverse forze di destra, tra cui il deputato della Lega Edoardo Ziello e Azione Universitaria, hanno criticato duramente la scelta dell’università di introdurre bagni neutri, accusandoli di favorire situazioni di rischio e di mettere in pericolo la sicurezza delle studentesse.
Ziello ha definito la presenza dei bagni genderless una “grave responsabilità della sinistra, che ha anteposto un’ideologia folle alla sicurezza”. Azione Universitaria ha chiesto un ritorno a bagni separati per uomini e donne, accusando la sinistra di voler “azzerare la naturale differenza di genere”. Vannacci, vicesegretario federale della Lega, ha rilanciato sui social una critica dura contro l’assessora Nardini, definendo l’iniziativa come uno scontro tra ideologia di sinistra e realtà, sottolineando l’assenza di sicurezza nei bagni neutri.
La replica dell’assessora Alessandra Nardini e il dibattito politico
Alessandra Nardini, assessora regionale toscana confermata di recente, ha risposto alle critiche definendo Vannacci un “bersaglio fisso” ma sottolineando che questa polemica per lei rappresenta una “medaglia”. Ha espresso solidarietà alla studentessa vittima del fatto, auspicando che il colpevole venga individuato e perseguito. L’assessora ha inoltre difeso l’introduzione dei bagni genderless, ricordando che in molte parti d’Europa e del mondo questi spazi sono già una realtà consolidata, anche nei locali notturni, senza che ciò abbia comportato un aumento di molestie o violenze.






