Milano, 1 ottobre 2025 – In un momento di forte tensione sul fronte della giustizia italiana e internazionale, emergono riflessioni critiche da parte di importanti figure del mondo giudiziario. L’ex procuratore capo di Torino, Armando Spataro, e il sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Milano, Luca Poniz, hanno espresso un giudizio severo sullo stato attuale dell’ordinamento giudiziario italiano e sugli sviluppi della giustizia internazionale, intervenendo durante l’incontro “Gaza: l’umiliazione del diritto”, organizzato da Magistratura Democratica nell’aula magna del Tribunale di Milano.
Un sistema giudiziario sotto pressione

Armando Spataro, noto magistrato con una lunga carriera alle spalle, tra cui il coordinamento del Gruppo antiterrorismo a Milano e la direzione della Procura di Torino, ha descritto la situazione attuale con parole dure: “In Italia, in tema giustizia, stiamo vivendo il peggior periodo che abbiamo mai vissuto. Controriforme che non servono a nulla stanno distruggendo l’ordinamento giudiziario”. Spataro ha inoltre evidenziato come la possibile approvazione della riforma sulle separazioni delle carriere magistratuali potrebbe aggravare ulteriormente la crisi del sistema giudiziario. “C’è una spinta politica verso l’autoritarismo. La storia è brutta in tutto il mondo, bisogna avere il coraggio di prendere posizioni concrete non solo a parole”, ha concluso l’ex procuratore.
La separazione delle carriere e il ruolo della magistratura
Al centro delle critiche, il progetto di legge costituzionale che prevede la separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati. Luca Poniz, intervenuto al congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), ha illustrato nei dettagli le implicazioni di questa riforma, definendola “un’esplicita delineazione di un modello di giurisdizione pre-costituzionale”. Secondo Poniz, la riforma rischia di indebolire fortemente l’indipendenza e l’autonomia della magistratura, modificando in modo radicale e pericoloso i principi fondamentali della Costituzione, tra cui la composizione e le prerogative del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).
Poniz ha sottolineato che la proposta prevede due concorsi distinti per l’accesso ai ruoli giudicanti e requirenti, la creazione di due CSM separati e una modifica dell’equilibrio tra membri togati e laici, con un aumento del peso politico all’interno dei consigli. “Si prenderebbe per questa via congedo dalla concezione della magistratura come potere diffuso, modello democratico che ripudia la gerarchia interna tra magistrati”, ha spiegato il sostituto procuratore generale. Inoltre, la riforma propone di sottrarre alla magistratura il controllo sulla Polizia Giudiziaria e di modificare il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale, con evidenti ripercussioni sulla tutela dei diritti e sull’efficacia delle indagini.
Le preoccupazioni espresse da Spataro e Poniz riflettono un clima di forte incertezza e criticità per il sistema giudiziario italiano, in un momento storico segnato anche da gravi tensioni internazionali e questioni irrisolte di diritto internazionale, come evidenziato dal dibattito sull’emergenza umanitaria a Gaza e sul possibile riconoscimento di genocidio.
Fonte: Riccardo Sciannimanico - Giustizia, Spataro: "In Italia stiamo vivendo peggior periodo mai visto"






