Dopo l’esplosione a Roma, cittadini e volontari ripuliscono strade e mettono in sicurezza l’area in attesa di interventi ufficiali. Oltre 40 feriti, indagini in corso.
Roma, 5 luglio 2025 – A circa ventiquattro ore dall’esplosione avvenuta in un distributore di GPL in via dei Gordiani, i residenti della zona e alcuni volontari si sono mobilitati per ripulire le strade dai detriti e valutare i danni subiti dalle abitazioni circostanti. L’impatto della deflagrazione ha lasciato un quartiere segnato da finestre frantumate, vetri sparsi ovunque e scale condominiali parzialmente inagibili, creando una situazione di emergenza che richiede interventi immediati.
Lavori di ripristino e sicurezza
I volontari, molti dei quali giovani residenti del quartiere, sono impegnati a raccogliere i frammenti di vetro e a mettere in sicurezza le zone più pericolose. “Siamo del quartiere e ci sembrava il minimo dare una mano”, racconta uno di loro, mentre getta i vetri raccolti in un cassonetto. L’area è ancora rischiosa, con lamiere divelte e scale senza protezioni adeguate. Il pericolo è accentuato dalla vicinanza di una scuola e di un centro estivo, che fortunatamente sono stati evacuati tempestivamente al momento dell’esplosione.
In attesa dell’intervento ufficiale di AMA per la rimozione dei detriti, il lavoro viene svolto con mezzi di fortuna. “Speriamo che arrivino presto i mezzi per raccogliere tutto, ma non possiamo stare a guardare”, affermano i volontari. L’azione di questi cittadini è fondamentale per evitare ulteriori incidenti e garantire la sicurezza dell’area.
Danni alle abitazioni e condizioni dei feriti
Tra i residenti, molti raccontano di aver subito danni ingenti. “Ho dovuto avvitare da solo le tapparelle rimaste dopo che i vetri erano andati in frantumi. Le scale sono completamente devastate”, dichiara un uomo che abitava vicino al distributore. Fortunatamente, i vigili del fuoco hanno verificato che le strutture non presentano danni strutturali tali da rendere le case inagibili.
L’esplosione ha provocato oltre quaranta feriti, di cui due in condizioni gravi, ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Tra questi anche alcuni soccorritori e agenti intervenuti sul posto subito dopo il boato. Le cause, secondo una prima ricostruzione, sono da attribuire a un malfunzionamento dell’impianto GPL del distributore, con una deflagrazione paragonata a un’esplosione di bomba. Le autorità hanno già avviato un’indagine per lesioni e disastro colposo.
L’Arpa, insieme al Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, ha installato rilevatori per monitorare la presenza residua di gas nell’aria, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini. Nel frattempo, l’area è stata evacuata e sigillata, mentre il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso solidarietà alle vittime e ringraziato i soccorritori per l’impegno dimostrato nel contenere i danni.
La situazione è stata seguita con attenzione anche dalle istituzioni nazionali, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni che hanno manifestato vicinanza alle persone coinvolte e ai soccorritori.
Fonte: Stefano Chianese - Esplosione Roma, i residenti della zona ripuliscono vetri e contano i danni alle abitazioni