Il parroco era già sospeso, secondo caso recente nella diocesi di Brescia
Brescia, 14 maggio – Il parroco di Castelcovati è stato arrestato dopo la scoperta di foto compromettenti sui social e nel suo telefono, emerse durante una perquisizione su ordinanza di un’inchiesta della polizia postale. Il religioso è agli arresti domiciliari con l’accusa di possesso di materiale pedopornografico, coinvolto in canali Telegram. Questo è il secondo caso recente nella diocesi di Brescia, dopo l’arresto di don Ciro Pamigada per violenza sessuale su minore ad aprile.
Un sacerdote di Castelcovati, nella provincia di Brescia, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Questa operazione, condotta dalla polizia postale, è il risultato di un’indagine informatica che ha portato alla scoperta di immagini compromettenti sia su alcuni canali di Telegram che sul telefono del religioso. Questo evento si colloca in un contesto già preoccupante per la Diocesi di Brescia, che ha recentemente affrontato un caso simile, quando un altro prete, don Ciro Pamigada, è stato arrestato per violenza sessuale su minori.
Dettagli dell’inchiesta che ha coinvolto il prete
Il parroco, già sospeso dalla Diocesi, è emerso nel corso di un’inchiesta che ha rivelato attività illecite legate alla diffusione di contenuti pedopornografici. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto materiali che hanno immediatamente destato allerta, portando così all’arresto del prete. Le autorità hanno sottolineato l’importanza di tali operazioni per tutelare i minori e combattere la diffusione di materiale illecito online. Il Vescovo di Brescia ha già preso provvedimenti nei confronti del sacerdote, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di garantire un ambiente sicuro per la comunità.
Impatto sulla Chiesa cattolica
Questo caso rappresenta un ulteriore colpo per la Chiesa cattolica in Italia, già alle prese con numerosi scandali legati agli abusi su minori. Le indagini della Polizia postale continuano, con l’obiettivo di risalire ai canali di diffusione del materiale e di identificare eventuali complici coinvolti nella rete di distribuzione. È fondamentale che tali azioni siano perseguite con determinazione per prevenire futuri abusi.
Reazioni della comunità
Le reazioni della comunità locale sono state di shock e indignazione. Molti fedeli si sono detti increduli di fronte a un fatto che coinvolge una figura di riferimento come un sacerdote. La Diocesi ha comunicato di essere a disposizione delle autorità per collaborare nella ricerca della verità e nella protezione dei minori. La speranza è che simili episodi possano essere prevenuti in futuro attraverso una maggiore vigilanza e sensibilizzazione sui temi degli abusi e della sicurezza online.