Milano, 4 settembre 2025 – Un gruppo di studenti e studentesse si è riunito questa mattina nel cortile dell’Università Statale di Milano in via Festa del Perdono per esprimere solidarietà alla Global Sumud Flotilla, l’iniziativa umanitaria che prevede la partenza di imbarcazioni cariche di aiuti destinati alla popolazione di Gaza. Originariamente previste per oggi, le partenze sono state rinviate al 7 settembre.
Mobilitazione studentesca a sostegno della Global Sumud Flotilla

Le organizzazioni studentesche Cambiare Rotta e Osa hanno promosso la manifestazione, sottolineando la propria determinazione a estendere la mobilitazione in tutte le università italiane. Samuele, rappresentante di Cambiare Rotta, ha dichiarato: “Noi studenti raccogliamo l’esempio e l’appello dei portuali. Siamo pronti per mobilitarci in tutte le istituzioni scolastiche e accademiche. Il nostro governo deve sapere che non siamo più pronti a tollerare la sua complicità con i sionisti e lo Stato genocida di Israele”.
La protesta si inserisce in un contesto di crescente attivismo studentesco, che negli ultimi mesi ha visto numerose iniziative di massa, come il corteo di oltre 50mila persone a Genova e quello di 10mila partecipanti a Catania, in occasione della partenza delle navi della Flotilla. Gli studenti si propongono di rilanciare una forte opposizione politica e sociale contro il governo Meloni, accusato di sostenere Israele.
Diritto all’abitare e mobilitazioni studentesche: un fronte ampio
Parallelamente alla solidarietà internazionale, il movimento studentesco ha intensificato le proteste contro il caro-affitti e la crisi abitativa. Il 16 maggio scorso, una mobilitazione sotto le sedi regionali ha richiamato l’attenzione sull’aumento insostenibile dei costi degli affitti e sulla carenza di studentati pubblici. La protesta ha messo in luce la difficoltà per molti giovani di costruirsi un futuro stabile, con il caro-vita che si intreccia alle problematiche del salario, della disoccupazione e della riduzione dei servizi pubblici.
Gli studenti denunciano una situazione di precarietà che riguarda non solo il percorso universitario, ma anche la vita lavorativa e familiare, in un contesto di inflazione crescente e politiche pubbliche inefficaci. Grazie alla pressione delle mobilitazioni, sono stati ottenuti alcuni risultati, come lo sblocco di 660 milioni di euro e un incontro con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Tuttavia, i manifestanti rivendicano risposte più concrete e strutturali e invitano a unire le lotte per il diritto all’abitare a livello nazionale, coinvolgendo lavoratori, disoccupati e classi popolari.
L’ampia partecipazione studentesca e sociale è testimoniata dalla lunga lista di firmatari dell’appello per una mobilitazione generale del 16 maggio, che include rappresentanti di molte università italiane e associazioni per il diritto all’abitare, tra cui ASIA USB e movimenti studenteschi di diverse città.
Gli studenti si mostrano determinati a non limitare la protesta a singoli ambiti, ma a costruire un fronte comune contro le politiche governative che, a loro giudizio, aggravano la crisi sociale ed economica del paese.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, studenti al fianco della Sumud Flotilla: "Pronti a mobilitarci in tutte le università"






