Milano, 21 ottobre 2025 – A quasi vent’anni dal terribile omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, in provincia di Pavia, il caso torna al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria. Dopo cinque processi e un susseguirsi di sentenze contraddittorie, il delitto avvenuto il 13 agosto 2007 continua a suscitare dubbi e nuove ipotesi investigative. Il programma di approfondimento Le Iene presentano: Inside su Italia 1 ha dedicato il primo appuntamento stagionale al “Delitto di Garlasco”, con l’inchiesta di Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, che offre testimonianze esclusive e materiali inediti.
La storia e le contraddizioni del caso Garlasco ad Inside
La vittima, Chiara Poggi, 26 anni, originaria di Vigevano e laureata in economia, fu trovata senza vita nella villetta di famiglia, colpita ripetutamente con un oggetto contundente mai ritrovato. L’unico indagato e condannato è il suo ex fidanzato, Alberto Stasi, che si è sempre dichiarato innocente. Dopo essere stato assolto nei primi gradi di giudizio, Stasi è stato condannato a 16 anni di carcere nel processo di revisione, sentenza confermata dalla Corte di Cassazione nel 2015.
Numerose anomalie nelle indagini hanno alimentato dubbi: dall’assenza di tracce ematiche sulle scarpe di Stasi, nonostante il percorso che avrebbe dovuto compiere tra pozze di sangue, alla controversa questione dei pedali delle biciclette sequestrate, sui quali sono state trovate tracce biologiche della vittima. Ulteriori elementi come i residui organici sotto le unghie di Chiara e un capello rinvenuto sulla scena del crimine hanno complicato ulteriormente il quadro, senza però fornire prove certe.

Nuove indagini e sviluppi giudiziari attuali
A seguito di una nuova ipotesi investigativa, il caso è stato riaperto, e a distanza di tre anni Alberto Stasi ha concesso una nuova intervista esclusiva a “Le Iene”. Nel 2025, Stasi ha ottenuto l’ammissione al regime di semilibertà, decisione confermata dalla Corte di Cassazione lo scorso ottobre. La Procura Generale aveva contestato la concessione, sostenendo che Stasi avesse sfruttato il permesso premio per ottenere “una tribuna pubblica” tramite l’intervista televisiva, ma la Cassazione ha rigettato il ricorso, riconoscendo la validità del percorso di progressiva risocializzazione del condannato.
Lo speciale della trasmissione ha inoltre raccolto le parole dell’avvocato Giada Bocellari, legale di Stasi, e del giudice Stefano Vitelli, che in primo grado assolse Stasi, offrendo una prospettiva critica e dettagliata sulle controversie processuali.
Il caso di Garlasco rimane uno dei più complessi e discussi della cronaca nera italiana, con aspetti ancora aperti e nuove piste investigativi in corso di approfondimento.





