Milano, 12 dicembre 2025 – Prosegue l’interesse del gruppo greco Antenna per l’acquisizione di una parte significativa del gruppo editoriale GEDI, storica realtà italiana che comprende testate di rilievo come Repubblica e La Stampa, oltre a piattaforme digitali e radio di grande successo come Deejay, Capital e m2o. Prolungata di due mesi la trattativa in esclusiva tra Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann proprietaria di GEDI, e il gruppo degli armatori e media greci guidato da Theodore Kyriakou.
La famiglia Kyriakou e il gruppo Antenna: un colosso dei media e degli armamenti
La famiglia Kyriakou è una delle più influenti in Grecia, con radici profonde nel settore armatoriale e un’espansione significativa nei media. Fondato da Minos Kyriakou, scomparso nel 2017, il gruppo Antenna si è distinto soprattutto per la gestione di canali televisivi e radiofonici, con una forte presenza in Grecia e all’estero. Minos, laureato alla Columbia University e noto per il suo impegno nel Comitato Olimpico greco, ha dato vita a una rete di media che oggi conta 37 canali televisivi tra gratuiti e a pagamento, servizi di streaming, canali radio e una scuola di giornalismo.
Sotto la guida dei suoi figli, in particolare di Theodore Kyriakou, il gruppo Antenna ha mantenuto un focus sui mezzi di comunicazione “parlati” e digitali, dimostrando una spiccata attenzione alle piattaforme social e alle nuove tecnologie. Theodore, laureato in Fisica e International Business alla prestigiosa Georgetown University, è noto per i suoi rapporti internazionali, inclusi contatti con leader politici e un certo legame con l’Arabia Saudita, tramite partecipazioni indirette nelle attività mediatiche del gruppo.
Le trattative in corso per l’acquisizione di Repubblica e altri asset
Nonostante l’esperienza consolidata nel settore della televisione e della radio, il gruppo Kyriakou si mostra meno esperto nell’editoria tradizionale su carta stampata. In un’intervista del 2009, Theodore aveva infatti dichiarato che pur disponendo di ampi capitali da investire nei media europei, i giornali non rappresentavano una priorità. Tuttavia, l’interesse attuale per Repubblica e altri asset di GEDI segnala un possibile cambio di strategia.
Secondo fonti interne a GEDI, i Kyriakou sarebbero interessati soprattutto alle attività più redditizie, come le radio e la piattaforma One Podcast, oltre al prestigioso quotidiano Repubblica. Al contrario, sembrerebbero meno propensi a acquisire La Stampa, il storico giornale torinese di proprietà della famiglia Agnelli-Elkann, il cui futuro resta quindi incerto.
Le indiscrezioni riferiscono che, nonostante un pre-accordo parziale, i dettagli dell’operazione non sono ancora definiti. La trattativa, che prosegue in esclusiva, è stata recentemente sfidata da un’offerta concorrente di Leonardo Maria Del Vecchio, erede del gruppo Luxottica, interessato anch’egli alle attività editoriali e radiofoniche di GEDI.
Implicazioni politiche e strategiche dell’investimento greco
Theodore Kyriakou ha adottato sin dall’inizio un approccio istituzionale, cercando di assicurarsi il favore del governo italiano per non incontrare ostacoli nell’acquisizione. Secondo il quotidiano Il Foglio, i rapporti con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarebbero positivi, elemento strategico per il buon esito dell’operazione.
L’ingresso del gruppo Antenna nell’editoria italiana rappresenterebbe un passo significativo nella strategia di espansione internazionale della famiglia Kyriakou, già titolare di attività mediatiche in vari paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Australia e Europa dell’Est. La presenza di investimenti collegati all’Arabia Saudita, attraverso partecipazioni indirette in società operative nei Paesi Bassi, aggiunge un ulteriore livello di complessità geopolitica alla vicenda.
Il prolungamento del periodo di esclusiva con Exor, previsto per altri due mesi, lascia spazio per definire gli ultimi dettagli di una possibile acquisizione che potrebbe ridefinire il panorama dell’editoria italiana, in particolare per il ruolo strategico di Repubblica come quotidiano di riferimento a livello nazionale.




