Domani è prevista una giornata di mobilitazione a Genova con presidi e cortei organizzati per manifestare contro il genocidio a Gaza e in sostegno alla Global Sumud Flotilla. L’iniziativa è stata lanciata dal sindacato di base Usb, che ha proclamato uno sciopero generale dal titolo “Blocchiamo tutto”. La città si prepara a una mobilitazione di massa, con l’obiettivo di bloccare i varchi portuali e dare voce alla protesta.
Presidi e blocco dei varchi portuali
Il punto di ritrovo principale è fissato alle 8 del mattino davanti ai varchi portuali di San Benigno e Albertazzi, luoghi strategici dove si concentrerà la maggior parte dei manifestanti. L’intento è di impedire l’accesso alle banchine del porto, una delle infrastrutture più importanti d’Italia e del Mediterraneo, simbolo economico e storico della città. All’appello hanno aderito, oltre all’Usb, altri sindacati di base come Cobas, Cub, Adl e Sgb, insieme a numerose associazioni, movimenti e gruppi tra cui il Collettivo autonomo lavoratori portuali.
Coinvolgimento degli studenti e percorso incerto del corteo
Gli studenti genovesi si sono organizzati con due concentramenti alle 9: uno in piazza Montano, per le scuole superiori, e uno davanti al Rettorato dell’Università di Genova in via Balbi. Da qui partirà un corteo che si unirà ai lavoratori portuali ai varchi. Un ulteriore gruppo partirà dal quartiere di Oregina, anch’esso diretto verso San Benigno. Nel corso della mattinata, si svolgerà il corteo cittadino, il cui percorso è ancora da definire a causa del possibile maltempo.
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal) ha diffuso un’allerta arancione per temporali e possibili allagamenti, che potrebbe influire sugli orari e sul percorso della manifestazione. Una riunione organizzativa è prevista nel tardo pomeriggio di oggi per eventuali aggiustamenti. Nonostante il rischio meteo, la protesta a sostegno di Gaza è confermata.
Questa mobilitazione si inserisce in un contesto di crescente impegno civile genovese, che ha visto recentemente anche una grande fiaccolata con 40mila partecipanti e raccolte di tonnellate di aiuti per la popolazione palestinese, a testimonianza di una città che da sempre si distingue per la sua vocazione solidale e il ruolo strategico del suo porto nel Mediterraneo.






