Milano, 26 ottobre 2025 – Prosegue con grande attenzione l’attesa per le perizie nel caso di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua abitazione di Garlasco il 13 agosto 2007. Al centro delle indagini resta un punto cruciale: l’orario esatto della morte, elemento che potrebbe riaprire scenari investigativi e giudiziari a quasi vent’anni dal delitto.
Il ruolo dell’esame antropometrico su Andrea Sempio
La Procura di Pavia ha affidato all’anatomopatologa Cristina Cattaneo un nuovo incarico per chiarire le dinamiche e le cause dell’omicidio. Nei giorni scorsi, Andrea Sempio, unico indagato nella nuova fase d’inchiesta, è stato sottoposto a un esame antropometrico che ha coinvolto misurazioni dettagliate di statura, peso, arti superiori e inferiori. L’esame, durato circa tre ore presso l’Istituto di medicina legale di Milano, rappresenta un tassello fondamentale per verificare la compatibilità delle lesioni ritrovate sul corpo di Chiara con le caratteristiche fisiche di Sempio. I dati raccolti saranno incrociati con l’analisi delle tracce di sangue e altri elementi emersi dalle perizie dei Ris.
Sempio si è mostrato collaborativo e sereno, aderendo volontariamente all’accertamento, accompagnato dai suoi legali e dal consulente tecnico. La difesa ha ribadito la disponibilità a fornire ogni chiarimento, anche se al momento non è chiaro quale sarà l’effettivo utilizzo finale di queste misurazioni.
Nuove ipotesi investigative sulla morte di Chiara Poggi
Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, l’esame antropometrico potrebbe influenzare la ricostruzione della tempistica del delitto, un aspetto che ha già avuto un peso decisivo nelle sentenze passate. In particolare, è emersa l’ipotesi che Chiara Poggi abbia avuto il tempo di difendersi, circostanza che potrebbe spostare in avanti l’orario della morte rispetto a quanto stabilito in precedenza. Questo dato metterebbe in discussione uno degli elementi chiave che portarono alla condanna definitiva di Alberto Stasi, l’ex fidanzato della vittima, condannato a 16 anni ma la cui posizione è stata più volte oggetto di controversie e ricorsi.
Parallelamente, si registra il continuo sviluppo di indagini su altri fronti, come il caso dei “fidanzatini di Policoro”, dove si evidenziano similitudini investigative e problematiche procedurali che riaccendono il dibattito sulla correttezza delle indagini giudiziarie in casi complessi e mediatici.
L’omicidio di Chiara Poggi continua così a rappresentare uno dei casi più delicati e controversi della cronaca giudiziaria italiana, con nuove perizie e accertamenti che potrebbero rivelare ulteriori dettagli importanti per la verità processuale.





