Prima mobilitazione del personale di cabina di EasyJet oggi, 9 aprile, con uno sciopero di 4 ore dalle 10.30 alle 14.30. I sindacati denunciano “turni pesanti” e “disorganizzazione” dovuti a scelte aziendali. Chiedono un dialogo per migliorare le condizioni di lavoro
Oggi, 9 aprile, gli assistenti di volo di EasyJet incroceranno le braccia per un’azione di sciopero di quattro ore, dalle 10.30 alle 14.30. Questa mobilitazione rappresenta la prima protesta del personale di cabina dall’inizio della pandemia di COVID-19, ed è stata indetta dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Le ragioni di questo sciopero sono molteplici e si concentrano sul progressivo deterioramento delle condizioni di lavoro degli assistenti di volo.
Le cause dello sciopero
Negli ultimi tempi, i lavoratori hanno segnalato turni sempre più pesanti e rotazioni programmate al limite della sostenibilità. Questa situazione non solo influisce negativamente sul benessere psicofisico degli equipaggi, ma ha anche ripercussioni dirette sulla qualità del servizio fornito ai passeggeri. I sindacati avvertono che i rischi di ritardi e cancellazioni dei voli sono in aumento, specialmente in condizioni meteorologiche avverse o durante periodi di alta congestione del traffico aereo.
Le conseguenze dell’esternalizzazione
Un ulteriore aggravante è rappresentato dalla decisione dell’azienda di esternalizzare alcuni uffici chiave coinvolti nella programmazione dei turni. Questa scelta ha portato a una maggiore disorganizzazione, rendendo più complessa l’assegnazione di hotel e trasferimenti per il personale, aumentando così la fatica operativa degli equipaggi. I rappresentanti sindacali hanno anche sottolineato l’interpretazione unilaterale del contratto da parte dell’azienda, un comportamento che mina il rispetto delle regole e alimenta un clima di malcontento tra i lavoratori.
La richiesta di dialogo
Le organizzazioni sindacali ribadiscono la loro disponibilità ad avviare un dialogo serio e costruttivo con EasyJet, con l’obiettivo di ristabilire un clima di confronto che possa riportare al centro la dignità del lavoro e la qualità del servizio offerto ai passeggeri. La speranza è che questa mobilitazione possa portare a un cambiamento significativo nelle condizioni lavorative e nella gestione dei turni, per garantire un futuro migliore sia per i lavoratori che per i viaggiatori.