Bruxelles, 13 novembre 2025 – Il Consiglio Economia e Finanza (Ecofin) dell’Unione Europea ha approvato una nuova normativa che introduce dazi doganali sui pacchi di valore inferiore a 150 euro provenienti da Paesi extra-Ue a partire dal 2026, con l’entrata in vigore definitiva attesa per il 2028. Questa decisione mira a contrastare la concorrenza sleale derivante dall’importazione massiccia di piccoli pacchi a basso costo, fenomeno che ha avuto un impatto significativo sul commercio al dettaglio europeo. Tra le piattaforme maggiormente interessate figurano i giganti cinesi dell’e-commerce Shein e Temu, che hanno ampliato la loro presenza nel mercato italiano grazie a prezzi molto competitivi e un’efficiente logistica.
Dazi su pacchi extra-Ue: la risposta italiana
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze italiano, Giancarlo Giorgetti, ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto durante la riunione di Bruxelles, sottolineando come questa misura sia fondamentale per combattere il fenomeno della concorrenza sleale che danneggia il tessuto commerciale nazionale. Giorgetti, in carica dal 2022 nel governo guidato da Giorgia Meloni e figura di spicco della Lega, ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere l’applicazione anticipata della normativa già dal 2025.
Parallelamente, il governo italiano sta valutando l’introduzione di un prelievo fisso di due euro sui pacchi leggeri (fino a 2 kg) provenienti da Paesi extra Ue. Questa misura, inserita nel contesto della Manovra di Bilancio, mira a reperire risorse aggiuntive e a creare un sistema fiscale più equo, allineato alle nuove disposizioni europee. Il provvedimento, qualora adottato, colpirebbe in modo diretto le spedizioni di piattaforme cinesi come Shein e Temu, che movimentano quotidianamente migliaia di pacchi leggeri, spesso a prezzi inferiori rispetto ai rivenditori europei.
Impatti sul mercato e controlli sulle piattaforme e-commerce
L’adozione di questa tassa rappresenta un passo importante per riequilibrare le condizioni di mercato, riducendo il gap competitivo creato dalla mancanza di dazi per i piccoli pacchi importati dall’estero. Negli ultimi mesi, le autorità italiane hanno intensificato i controlli sulle piattaforme di e-commerce straniere; l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha sanzionato Shein per pratiche commerciali ritenute ingannevoli. Inoltre, casi controversi come quello recentemente emerso in Francia, che ha coinvolto Temu in indagini su prodotti non conformi, hanno alimentato il dibattito sulla necessità di una regolamentazione più stringente a tutela dei consumatori.
Il governo, nel definire le correzioni alla Manovra, si confronta anche su altri temi fiscali, ma la tassazione sui pacchi extra-Ue rimane uno degli interventi di maggiore rilievo politico ed economico, in linea con le strategie adottate a livello europeo per tutelare il mercato interno e promuovere una concorrenza più equa.






