Roma, 12 giugno 2025 – La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) è al lavoro per scegliere il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, con un profilo che sappia coniugare esperienza, attaccamento alla maglia e capacità di costruire un gruppo coeso in tempi brevi. In questo contesto, il nome di Gennaro Gattuso emerge con sempre maggiore forza come il candidato più accreditato alla guida degli azzurri, supportato da una squadra di collaboratori composta da altri grandi protagonisti del calcio italiano come Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci.
Il progetto azzurro: Gattuso in pole position con Buffon e Bonucci nel team
Tra le ipotesi al vaglio della FIGC, quella che vede Rino Gattuso al comando della Nazionale si distingue per la capacità di richiamare un forte senso di appartenenza e di identità azzurra. L’idea è infatti quella di creare un vero e proprio “ticket” composto da ex campioni del mondo e d’Europa, con Buffon nel ruolo di capo-delegazione e rappresentante del presidente Gabriele Gravina, e Bonucci come membro dello staff tecnico, attualmente impegnato con l’Under 20. In prospettiva potrebbe essere coinvolto anche Andrea Barzagli per rafforzare il legame con l’Under 21, a testimonianza di una strategia volta ad un rinnovamento graduale ma radicato nella tradizione.
Il presidente Gravina, pur prendendo tempo per valutare al meglio le opzioni, potrebbe arrivare ad una decisione definitiva entro il fine settimana o i primi giorni della prossima settimana. Nel frattempo, sono proseguiti i contatti: proprio ieri Buffon ha incontrato Gattuso per discutere della possibile collaborazione. Il parere di Buffon, con le sue 176 presenze in Nazionale, è considerato particolarmente influente.
Parallelamente, si valutano anche profili di allenatori più esperti, non necessariamente italiani, come Domenico Tedesco, Rafa Benitez, Roberto Mancini e, più come suggestione, José Mourinho.
Gennaro Gattuso: una carriera da calciatore e allenatore all’insegna della grinta e del carisma
Nato a Corigliano Calabro il 9 gennaio 1978, Gennaro Ivan Gattuso, soprannominato “Ringhio” per il suo temperamento combattivo e la sua aggressività in campo, ha costruito una carriera da centrocampista di grande spessore e leadership. Cresciuto calcisticamente nel Perugia, esordì in Serie B nella stagione 1995-1996 e l’anno successivo in Serie A. Dopo un’esperienza in Scozia ai Rangers e una stagione alla Salernitana, dal 1999 al 2012 ha militato nel Milan, con cui ha conquistato numerosi titoli: due scudetti, due UEFA Champions League, due Supercoppe italiane, due Supercoppe UEFA, una Coppa Italia e un Mondiale per club FIFA.
Con la Nazionale italiana ha collezionato 73 presenze tra il 2000 e il 2010, partecipando a tre Mondiali (tra cui la vittoria del 2006 in Germania) e a due Europei, oltre alla Confederations Cup del 2009.
Da allenatore ha già dimostrato le sue qualità vincendo la Coppa Italia 2019-2020 alla guida del Napoli. Caratterizza il suo stile tattico la predilezione per il modulo 4-3-3, anche se ha utilizzato vari sistemi di gioco, puntando su un calcio costruito dal basso con possesso palla, ma senza rinunciare all’intensità e allo spirito di squadra in fase difensiva.
Il senso di appartenenza come fondamento del nuovo progetto tecnico
La scelta di Gattuso si lega a un progetto che vuole riportare la Nazionale italiana a un calcio basato sul forte attaccamento alla maglia e sul rispetto delle regole non scritte interne al gruppo. Buffon, Bonucci e Gattuso rappresentano simboli di questa filosofia: insieme vantano oltre 370 presenze in azzurro, con carriere segnate da un impegno costante e senza mai sottrarsi alla convocazione o agli allenamenti, elementi fondamentali per ricostruire una squadra competitiva e unita.
Lo stesso Luciano Spalletti, dopo l’addio alla panchina azzurra, aveva sottolineato l’importanza di questa mentalità. L’obiettivo è che il nuovo gruppo azzurro si formi rapidamente, senza perdere tempo in eccessive teorie tattiche, ma puntando su un’organizzazione pratica e su una forte coesione.
La presenza di Buffon come figura di riferimento nello staff tecnico garantisce un legame diretto con la Federazione e con il presidente Gravina, mentre Bonucci, già inserito nell’Under 20, può facilitare il raccordo con le nuove generazioni, favorendo un ricambio generazionale equilibrato.
Il futuro della Nazionale: tra esperienza e innovazione
La rosa della Nazionale italiana 2024-2025, ricca di giovani talenti come Nicolò Barella, Sandro Tonali, Giacomo Raspadori e altri, necessita di una guida che sappia valorizzare le qualità dei singoli ma anche costruire una squadra pronta a competere ai massimi livelli internazionali. La scelta di un allenatore che conosca i meccanismi del calcio italiano e che abbia dimostrato capacità di gestione umana e tecnica in club di alto livello è dunque fondamentale.
L’idea di affidare il ruolo a Gattuso, affiancato da figure emblematiche del passato azzurro, rappresenta una soluzione che potrebbe coniugare tradizione e rinnovamento, garantendo un’elevata carica motivazionale a tutto l’ambiente.
Il cammino verso il prossimo Campionato del Mondo 2026 sarà impegnativo e richiederà un gruppo unito, disciplinato e determinato, caratteristiche che Gattuso e i suoi collaboratori sembrano pronti a trasmettere con la loro esperienza e il loro attaccamento alla maglia azzurra.