Washington, 5 dicembre 2025 – In vista dei Mondiali di calcio 2026, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso un ricordo personale e un apprezzamento per una delle leggende del calcio mondiale, Pelé, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale tra Stati Uniti, Canada e Messico, i tre paesi ospitanti dell’evento sportivo più atteso.
Trump ricorda Pelé e celebra la cooperazione nordamericana
Durante un evento al Kennedy Center di Washington, alla presenza della presidente messicana Claudia Sheinbaum e del premier canadese Mark Carney, Trump ha condiviso un aneddoto: “Da bambino vidi giocare Pelé, uno dei migliori calciatori di tutti i tempi“. Questo ricordo personale si inserisce in un più ampio discorso che ha evidenziato la straordinaria cooperazione tra i tre paesi ospitanti in preparazione ai Mondiali 2026.

Il presidente ha inoltre annunciato un record nelle vendite dei biglietti per il torneo, un successo che arriva con largo anticipo rispetto all’inizio ufficiale dell’evento. “Stiamo lavorando intensamente con il Canada e il Messico, ed è stato davvero spettacolare finora“, ha affermato Trump ai giornalisti, sottolineando anche il lavoro di ristrutturazione al Kennedy Center, definendolo un “disastro” prima dell’intervento di restauro, ormai prossimo al completamento.
Gianni Infantino premia Trump: il calcio come strumento di pace
Nel corso della stessa cerimonia, il presidente della Fifa Gianni Infantino ha consegnato a Donald Trump il Premio Fifa per la Pace, riconoscendo le “azioni eccezionali e straordinarie” del presidente nell’uso del calcio come strumento di promozione della pace nel mondo. Infantino ha definito i Mondiali 2026 “un evento unico, stellare“, paragonandolo a “104 Super Bowl in un mese” per la portata e l’importanza globale. Il presidente della Fifa ha inoltre elogiato il coinvolgimento dei paesi ospitanti e il formato allargato con 48 squadre e 16 città coinvolte, che renderanno il torneo il più grande della storia.

L’evento è stato aperto dal celebre tenore Andrea Bocelli, che ha intonato “Nessun dorma”, mentre Trump ha ribadito il valore del calcio agli occhi degli americani: “Il calcio è uno sport grandioso e sta arrivando in America. Nessuno avrebbe mai pensato che una cosa del genere potesse accadere“.

L’eredità di Pelé e il peso del paragone nel calcio mondiale
Il ricordo di Pelé da parte di Trump richiama anche una riflessione più ampia sulla figura leggendaria del fuoriclasse brasiliano. Tra i successori designati del campione si annovera la storia emblematica di Nii Lamptey, giovane promessa del Ghana indicata dallo stesso Pelé come suo erede naturale, ma la cui carriera è stata segnata da pressioni e difficoltà che ne hanno limitato la realizzazione. Lamptey ha raccontato come il paragone con Pelé si sia trasformato in una sorta di “maledizione“, un peso difficile da sostenere per qualsiasi talento emergente.
Questo episodio sottolinea come la figura di Pelé continui a influenzare il calcio mondiale non solo come simbolo di eccellenza sportiva, ma anche come modello con cui è difficile confrontarsi per le nuove generazioni di calciatori.






