Padova, 15 settembre 2025 – “La scomparsa delle grandi masse di ghiaccio sulle Alpi è un fenomeno che non possiamo più fermare”. Lo ha affermato con fermezza il vicepresidente della Società Geologica Italiana, Giulio Di Toro, docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Padova, all’apertura del congresso congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, che ha riunito oltre mille studiosi da Italia, Europa e Nord America presso il centro congressi euganeo.
Cambiamenti climatici inarrestabili: il ruolo dei ghiacciai e dei mari
Durante il suo intervento, Di Toro ha sottolineato come la perdita dei ghiacci alpini sia irreversibile almeno per il prossimo secolo, accompagnata dall’innalzamento dei mari dovuto all’aumento delle temperature. “Stiamo vivendo un’epoca di cambiamenti straordinari per l’umanità – ha detto – e sebbene disponiamo delle competenze tecnico-scientifiche necessarie per limitare i danni, manca ancora un piano globale per la gestione efficiente delle risorse economiche”. Il docente, noto per i suoi numerosi studi e riconoscimenti internazionali, tra cui due ERC Grants e premi prestigiosi come la Arne Richter Medal, ha invitato a ripensare le strategie di investimento per affrontare la crisi climatica in modo efficace.
Scienza e spazio: nuove prospettive per il pianeta Terra
Il congresso, che si concluderà giovedì, vedrà anche la partecipazione di personalità di spicco come Luca Parmitano, astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), noto per essere stato il primo italiano a svolgere una passeggiata spaziale e il primo italiano a comandare la Stazione Spaziale Internazionale. Parmitano condividerà la sua visione del pianeta Terra dallo spazio, riflettendo sulle sfide ambientali e sulle future missioni lunari e marziane. Inoltre, interverranno esperti come il geologo polacco Jan Zalasiewicz, specialista dell’Antropocene, e la ricercatrice Sabrina Speich, che approfondirà il ruolo delle dinamiche oceaniche nel cambiamento climatico globale.
Questo importante evento scientifico rappresenta un momento cruciale per confrontarsi sul futuro del pianeta e sulle strategie di mitigazione del riscaldamento globale, ponendo al centro la necessità di una sinergia internazionale e multidisciplinare.






