MOSCA, 30 APR – Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che alcuni cittadini francesi stanno combattendo con le forze russe, condividendo i valori russi. Hanno nominato la loro unità ‘Normandie-Niemen’, in onore del reparto della Francia libera del 1944
Il recente incontro del presidente russo Vladimir Putin ha portato alla luce una notizia sorprendente: alcuni cittadini francesi stanno combattendo al fianco delle truppe russe nell’ambito dell’operazione militare speciale. Questa rivelazione, emersa durante una maratona educativa dedicata alla celebrazione della vittoria sul nazifascismo, evidenzia un legame storico tra Francia e Russia. I combattenti francesi hanno scelto di battezzare la loro unità con il nome “Normandie-Niemen”, richiamando alla memoria il leggendario reparto aereo della Francia libera che collaborò con l’Unione Sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale.
Un legame storico tra Francia e Russia
Le affermazioni di Putin non solo sottolineano un’importante connessione storica, ma offrono anche uno spaccato della narrativa che il Cremlino sta cercando di costruire attorno al conflitto in corso. L’unità Normandie-Niemen, attiva dal 1944, è simbolo di cooperazione tra le due nazioni contro il regime nazista. Questo richiamo al passato potrebbe servire a legittimare le azioni militari russe nel contesto attuale, cercando di evocare sentimenti di unità e solidarietà tra i popoli.
Il fenomeno dei combattenti stranieri
Il coinvolgimento di cittadini stranieri nel conflitto russo-ucraino non è un fenomeno nuovo. In passato, si sono registrati casi di combattenti volontari provenienti da varie nazioni, tra cui la Corea del Nord. Tuttavia, le affermazioni di Putin sollevano interrogativi sulle vere motivazioni di questi individui e sul loro reale numero. A differenza di altri conflitti, dove le milizie locali sono spesso alimentate da ideologie nazionaliste o religiose, in questo caso si potrebbe insinuare un discorso più complesso, che coinvolge l’idea di una “guerra giusta” contro l’Occidente.
La strategia del Cremlino
In questo contesto, il presidente russo sta cercando di rafforzare la narrazione secondo cui la Russia non è sola e che ci sono alleati, anche se non ufficiali, che sostengono le sue operazioni. Le dichiarazioni di Putin potrebbero rivelarsi strategiche nel tentativo di consolidare il supporto interno e alimentare un senso di unità nazionale contro un nemico percepito come esterno e minaccioso. La costruzione di questa narrativa è fondamentale per il Cremlino, poiché mira a giustificare le sue azioni e a mantenere la coesione tra la popolazione russa in un momento di crescente tensione internazionale.






