Roccella Ionica, 22 maggio – Al porto di Roccella Ionica sono stati salvati 32 migranti di varie nazionalità, tra cui egiziani, pakistani e bengalesi, di cui sei minori non accompagnati. Erano in mare a 165 miglia dalla costa calabrese, a bordo di una piccola barca in legno. Dopo il salvataggio effettuato dalla Guardia Costiera, sono stati accolti nel Centro di prima accoglienza della Croce Rossa
Nella mattinata del 22 maggio 2025, 32 migranti di nazionalità egiziana, pakistana e bengalese sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera e condotti al Porto di Roccella Ionica, in Calabria. L’operazione di salvataggio è avvenuta a circa 165 miglia dalla costa calabrese, dove i migranti si trovavano a bordo di una piccola imbarcazione di legno lunga circa sette metri, dotata di due motori fuoribordo. Tra i soccorsi figurano anche sei minori, tutti non accompagnati.
Il gruppo di migranti era partito dalle coste di Bengasi, in Libia, ed era in viaggio verso l’Italia in cerca di migliori opportunità di vita. Il loro salvataggio è stato reso possibile grazie a un’operazione tempestiva dei militari della Guardia Costiera, che ha risposto a una segnalazione di imbarcazione in difficoltà. Una volta a bordo della motovedetta della Guardia Costiera, i migranti sono stati trasferiti in sicurezza al porto, dove sono stati sottoposti a controlli sanitari e di identificazione da parte delle autorità competenti.
Accoglienza e assistenza ai migranti
Dopo le prime verifiche, i migranti sono stati affidati al personale della Croce Rossa e temporaneamente sistemati nel Centro di prima accoglienza e soccorso presente nel porto. Questa struttura, già attiva da tempo, è progettata per gestire l’emergenza migratoria, offrendo rifugio e assistenza a coloro che arrivano in cerca di aiuto.
Un contesto di crescente flusso migratorio
L’operazione di salvataggio si inserisce in un contesto più ampio di crescente flusso migratorio nel Mediterraneo, dove il numero di persone che tenta di attraversare il mare per raggiungere l’Europa continua a rappresentare una sfida significativa per le autorità italiane e le organizzazioni umanitarie. Negli ultimi anni, la Calabria è diventata uno dei punti di approdo per molti migranti, in particolare nella zona della Locride, dove le coste frastagliate e la presenza di porti possono favorire gli sbarchi.