Utah, 16 settembre 2025 – Robert Redford, celebre attore e regista statunitense scomparso oggi all’età di 89 anni, è stato non solo un simbolo del cinema americano ma anche un attivista impegnato nelle battaglie ambientaliste. Nel corso della sua carriera, Redford ha diretto e interpretato opere che hanno spesso affrontato temi sociali e ambientali, tra cui la denuncia del disastro ecologico causato dall’affondamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico.
Robert Redford e l’impegno ambientalista: il cortometraggio “The Fix”
Nel 2010 Redford ha realizzato il cortometraggio The Fix, rivolto al pubblico americano per sensibilizzarlo sulle conseguenze devastanti dell’incidente di Deepwater Horizon, una piattaforma petrolifera di proprietà di BP che esplose causando la morte di undici operai e la più grande fuoriuscita di petrolio in mare della storia. L’opera di Redford rappresenta un appello urgente a “svegliarsi” di fronte al disastro ambientale e alle responsabilità delle multinazionali petrolifere. La piattaforma, un semisommergibile di quinta generazione costruito nel 2001, era operativa in acque ultra-profonde e dotata di tecnologie all’avanguardia, ma ciò non evitò la tragedia che segnò un punto di non ritorno nella percezione pubblica dei rischi legati all’estrazione offshore.
La carriera e l’attivismo di Robert Redford
Originario di Santa Monica, California, Redford ha vinto due premi Oscar, uno come miglior regista nel 1981 per Gente comune e uno alla carriera nel 2002. Nel 1981 fondò insieme a Sydney Pollack il Sundance Institute e il Sundance Film Festival, che divennero pilastri nella promozione del cinema indipendente. Nel corso della sua vita ha sempre manifestato un forte legame con la natura, un sentimento nato durante un’escursione al parco nazionale di Yosemite e che ha profondamente influenzato le sue scelte artistiche e personali. Nel 2013 partecipò attivamente a campagne per la riduzione delle emissioni di gas serra, collaborando con organizzazioni come il Natural Resources Defense Council e Sea Shepherd.
Deepwater Horizon: un disastro che ha scosso il mondo
La piattaforma Deepwater Horizon esplose il 20 aprile 2010 durante le operazioni di perforazione nel prospetto Macondo, causando un incendio inestinguibile e il suo affondamento due giorni dopo. L’incidente provocò una fuoriuscita di petrolio senza precedenti, con gravi danni all’ecosistema marina e alla costa del Golfo del Messico. Nonostante la piattaforma fosse considerata un modello di sicurezza, indagini successive rivelarono carenze nelle ispezioni e nella gestione delle emergenze. Il disastro ha avuto ripercussioni legali e ambientali di vasta portata, alimentando un dibattito sulle responsabilità delle compagnie petrolifere e sull’urgenza di adottare politiche più sostenibili.
L’impegno di Robert Redford nel denunciare questi eventi e nel promuovere la tutela ambientale resta un’eredità importante, che ha ispirato generazioni di attivisti e artisti a utilizzare il cinema come strumento di cambiamento sociale.



