Così Paula Pinho sulle critiche giunte dal Congresso del Ppe
Il recente briefing quotidiano della portavoce della Commissione Ue, Paula Pinho, tenutosi a Bruxelles ha messo in luce il forte sostegno della presidente Ursula von der Leyen al Green Deal europeo. Questo progetto, lanciato all’inizio del suo mandato, rappresenta un elemento chiave della strategia di sostenibilità dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e promuovere una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. La portavoce della Commissione Europea, Paula Pinho, ha chiarito che il Green Deal non è solo un’iniziativa della Commissione, ma un impegno collettivo degli Stati membri, ora in fase di attuazione.
Critiche e risposte
Durante il congresso del Partito Popolare Europeo (PPE), sono emerse critiche riguardo ai costi e all’impatto del Green Deal sulle industrie tradizionali. Tuttavia, Pinho ha sottolineato che queste obiezioni non possono mettere in discussione l’importanza del progetto. Il Green Deal, infatti, è stato approvato e ora richiede un monitoraggio attento e possibili aggiustamenti per garantire la sua efficacia.
Adattamento e flessibilità
La portavoce ha evidenziato che, di fronte alle sfide attuali, sono già stati proposti miglioramenti per garantire una rendicontazione efficace. Questo dimostra una volontà di adattamento e flessibilità, elementi essenziali per affrontare le complessità della transizione ecologica. È fondamentale che le politiche del Green Deal siano implementate in modo efficace, e eventuali modifiche saranno discusse dalla Commissione.
Obiettivi futuri
Il sostegno della presidente von der Leyen al Green Deal non rappresenta solo una visione a lungo termine, ma anche una risposta pragmatica alle sfide attuali. L’Unione Europea sta cercando di bilanciare le sue ambizioni ecologiche con la necessità di sostenere le economie nazionali, garantendo così che gli obiettivi climatici stabiliti per il 2030 e oltre possano essere raggiunti. Questo approccio proattivo è cruciale per mantenere il consenso tra gli Stati membri e per il futuro della sostenibilità in Europa.






