Il ministro della Difesa israeliano ha dichiarato la volontà di Israele di proteggersi da tutte le minacce contro la sua esistenza
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha rilasciato una dichiarazione netta in merito alla strategia militare di Israele contro le minacce percepite nel contesto del conflitto con l’Iran e i gruppi armati alleati. Katz ha sottolineato l’impegno dello Stato ebraico a neutralizzare qualsiasi attore che tenti di compromettere la sua sicurezza e la sua stessa esistenza.
Israel Katz: messaggi chiari dai vertici della difesa israeliana
In un comunicato ufficiale, il ministro ha affermato che l’attacco mirato contro comandanti di alto rango delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, l’esercito iraniano e gli scienziati nucleari coinvolti nel presunto piano per distruggere Israele, rappresenta un messaggio forte e inequivocabile. Katz ha ribadito che “coloro che lavorano per la distruzione di Israele saranno eliminati”, evidenziando una linea dura nella politica di difesa israeliana.
Il ministro ha inoltre avvertito che l’Iran dovrà pagare un prezzo sempre più alto, proporzionale alla durata delle sue azioni aggressive contro Israele. Questa posizione si inserisce in un contesto di crescente tensione regionale, soprattutto dopo i recenti raid israeliani su obiettivi in Libano e nella Striscia di Gaza, nonché dopo l’uccisione di figure di spicco come Fuad Shukr, comandante di Hezbollah.
Il contesto regionale: escalation e reazioni internazionali
Il quadro geopolitico mediorientale continua a essere caratterizzato da una forte instabilità. Dopo l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, attribuita da Hamas e dall’Iran a Israele, si sono susseguite manifestazioni di protesta e un aumento delle tensioni. L’Iran ha risposto con la chiusura temporanea dello spazio aereo e segnali di un possibile attacco contro Israele, mentre la comunità internazionale, tra cui Stati Uniti, Russia e Cina, si è espressa con preoccupazione per il rischio di una escalation più ampia.
Inoltre, l’operato militare di Israele ha suscitato critiche da parte di diversi attori internazionali e regionali. Il rappresentante palestinese all’ONU ha denunciato la continuazione del conflitto come una crisi esistenziale, mentre l’Iran ha definito l’uccisione di Haniyeh un atto terroristico. La Russia ha espresso timori per una possibile guerra regionale, invitando alla moderazione.
In questo contesto, Israel Katz conferma la determinazione israeliana a rispondere con forza alle minacce, ribadendo che la difesa dello Stato ebraico non ammette compromessi contro chi mira alla sua distruzione.






