Roma, 26 dicembre 2025 – Nel corso delle festività natalizie, un fenomeno che ha coinvolto un numero crescente di consumatori italiani ha attirato l’attenzione di Consumerismo No Profit, associazione impegnata nella tutela dei diritti dei consumatori. Secondo i dati recentemente diffusi, un regalo di Natale su tre è stato scelto con l’ausilio dell’intelligenza artificiale (IA), ma non sempre i suggerimenti forniti dagli algoritmi si sono rivelati efficaci, generando spesso insoddisfazione e perdite economiche.
L’aumento dell’uso dell’IA nelle scelte di acquisto di Natale
Le indagini di settore evidenziano un aumento significativo, per il Natale 2025, degli italiani che si sono affidati all’intelligenza artificiale per individuare i regali da acquistare. Oltre il 60% degli utenti ha utilizzato strumenti basati su IA per orientarsi nella scelta, e si stima che circa il 36% dei regali finiti sotto l’albero sia stato selezionato seguendo consigli tecnologici, per un valore complessivo stimato intorno ai 3,5 miliardi di euro.
I rischi di una scelta delegata all’IA: spersonalizzazione e danni economici
Il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele, ha sottolineato come questa pratica comporti diversi rischi. Innanzitutto, la spersonalizzazione dell’acquisto, con la delega a un sistema che non conosce i gusti e le abitudini né di chi compra né di chi riceve il regalo, ha portato spesso a doni inadeguati. In secondo luogo, l’eccessiva fiducia nell’IA abbassa la soglia di attenzione degli acquirenti, che tendono a trascurare aspetti fondamentali come il prezzo, la qualità e le recensioni negative. Questo meccanismo ha determinato un aumento delle spese per regali spesso poco graditi o inutili, causando un evidente danno economico ai consumatori.
Consumerismo No Profit continua a monitorare la situazione, promuovendo una maggiore consapevolezza nell’uso degli strumenti digitali e sottolineando l’importanza di un approccio critico e personalizzato negli acquisti, specialmente in occasioni simboliche come il Natale.






