A partire dal 4 novembre 2025, i clienti Vodafone dovranno fare i conti con una nuova rimodulazione che comporterà un aumento dei prezzi delle offerte mobili ricaricabili. Gli incrementi andranno da 0,95 euro fino a 3,99 euro al mese, a seconda del piano sottoscritto. La notizia è stata resa ufficiale dall’operatore attraverso una campagna di SMS informativi, già avviata e destinata a proseguire nei prossimi giorni.
Secondo quanto spiegato dalla compagnia, la scelta è stata inevitabile: i costi di gestione e di mantenimento della rete sono cresciuti in misura tale da non consentire più di sostenere i vecchi prezzi. Per questo, piuttosto che ridurre la qualità dei servizi, Vodafone ha optato per un incremento dei canoni mensili.
Come funzionano gli aumenti
Non tutti i clienti saranno penalizzati allo stesso modo. La rimodulazione infatti non prevede un aumento unico, ma una serie di scaglioni:
incremento minimo di 0,95 euro al mese, applicato ai clienti meno colpiti;
rincaro massimo di 3,99 euro, che interesserà chi ha determinate tipologie di offerte;
valori intermedi, per gli altri utenti coinvolti.
La campagna informativa via SMS specificherà per ogni cliente quale sarà l’aumento esatto e da quale data entrerà in vigore. Chi riceve la comunicazione potrà informarsi ulteriormente contattando il 190, recandosi in un centro Vodafone o verificando le condizioni sul sito ufficiale.
Questi aumenti si inseriscono in un contesto più ampio di rincari che, negli ultimi mesi, hanno interessato anche altri operatori come WindTre e TIM, con incrementi simili sulle offerte di linea fissa e mobile.

Chi potrà rifiutare gli aumenti
Un punto cruciale riguarda la possibilità, per alcuni clienti, di non subire gli aumenti. L’azienda ha infatti previsto un meccanismo alternativo per una parte della sua base clienti: chi riceverà un SMS con l’indicazione esplicita, potrà scegliere di attivare un’offerta sostitutiva che mantiene lo stesso prezzo mensile con pari quantità di Giga, minuti e 100 SMS inclusi.
In pratica, si tratterà di una sorta di migrazione interna verso una nuova tariffa che non comporterà rincari, pur garantendo le stesse condizioni. Non tutti avranno accesso a questa opzione: sarà Vodafone, tramite comunicazione personalizzata, a specificare chi potrà usufruirne.
Recesso senza costi: cosa prevede la legge
Per chi non volesse accettare la rimodulazione, resta valida la possibilità di recedere senza penali o di passare a un altro operatore mantenendo lo stesso numero. La normativa prevede infatti che, in caso di modifiche unilaterali al contratto, i clienti abbiano diritto a disdire il servizio entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione.
Il recesso può essere effettuato in diversi modi:
compilando il modulo online nella sezione “Disdetta Vodafone” sul sito ufficiale;
recandosi direttamente in un negozio Vodafone;
contattando il servizio clienti ai numeri 190 o 42590;
inviando una raccomandata A/R al Servizio Clienti Vodafone – Casella Postale 190, 10015 Ivrea (TO);
scrivendo una PEC a servizioclienti@vodafone.pec.it






