Washington D.C., 11 dicembre 2025 – Nel contesto dei moderni conflitti, la minaccia rappresentata dagli sciami di droni sta rivoluzionando la difesa aerea, spingendo le forze armate a sviluppare soluzioni innovative. Tra queste, spicca il sistema Leonidas AR, un’arma a microonde ad alta potenza capace di neutralizzare simultaneamente molti velivoli senza ricorrere al fuoco cinetico. Questo sistema, frutto della collaborazione tra Epirus Inc. e General Dynamics Land Systems (GDLS), rappresenta un salto tecnologico cruciale nella guerra elettronica contro le minacce aeree non convenzionali.
Il sistema Leonidas AR: tecnologia e impiego operativo
Il nome Leonidas richiama il celebre re spartano che, con forze numericamente inferiori, tenne testa a un esercito nemico ben più grande alla battaglia delle Termopili, simboleggiando la capacità di affrontare efficacemente minacce superiori. Il Leonidas AR è un sistema autonomo montato su una piattaforma robotica cingolata, denominata TRX (Tracked Robot X ton), progettata per muoversi agilmente su terreni complessi e ostili, mantenendo l’equipaggio umano al sicuro da eventuali contrattacchi.
Dotato di propulsione ibrida diesel-elettrica, il veicolo può operare fino a 480 km con una velocità massima di 72 km/h. La sua arma principale è un sistema a microonde ad alta potenza (HPM) che emette impulsi elettromagnetici capaci di disabilitare l’elettronica di numerosi droni contemporaneamente, interrompendo la navigazione e i sistemi di controllo degli UAV nemici, incluse le versioni kamikaze di fabbricazione iraniana e i quadricotteri commerciali modificati. Il software avanzato consente di modulare le frequenze emesse, evitando interferenze con sistemi amici e garantendo un ingaggio selettivo da “uno a molti”.
The system features software-defined beam control, enabling safe zones and selective targeting. Mounted on vehicles or containers, Leonidas offers rapid deployment, low operating costs, and repeatable, non-kinetic engagement. The system will also be tested in Ukraine. pic.twitter.com/cCCakCNo4t
— InShelt (@InSheltcom) October 11, 2025
Prestazioni e vantaggi economici nella difesa anti-drone
Durante un’esercitazione a fuoco vivo svoltasi il 26 agosto 2025 presso la base militare di Camp Atterbury, Indiana, Leonidas ha dimostrato la sua efficacia neutralizzando con un singolo impulso ben 61 droni, tra cui uno sciame simultaneo di 49 quadricotteri. Questo risultato segna una svolta nelle capacità anti-sciame, poiché le tradizionali contromisure basate su missili o sistemi cinetici risultano non solo inefficaci contro attacchi di saturazione, ma anche economicamente insostenibili.
Leonidas impiega energia elettrica e un sistema di gestione termica per offrire una difesa scalabile, mobile e a basso costo, alleggerendo la pressione sulle batterie di sistemi convenzionali. La capacità di operare in ambienti saturi di guerra elettronica e di fornire protezione dinamica a convogli e infrastrutture critiche rende questo sistema un elemento chiave per la difesa moderna.
Sfide e prospettive future
Nonostante i successi, permangono alcune incognite relative all’efficacia contro droni di dimensioni maggiori e dotati di elettronica schermata, nonché sull’impatto degli impulsi elettromagnetici in teatri operativi complessi dove convivono assetti amici e sistemi di comunicazione sensibili. Tuttavia, la gestione dello spettro elettromagnetico – definito come il “Sesto Dominio” della guerra – sarà sempre più cruciale nei conflitti futuri.
Il prototipo Leonidas AR, presentato in occasione della conferenza AUSA 2025, integra la tecnologia Leonidas su un veicolo autonomo robotico TRX, con radar compatti e dispositivi di sorveglianza optoelettronica. Il sistema è già in fase avanzata di test e sperimentazione, con l’intenzione di passare rapidamente alla fase operativa all’interno delle forze armate statunitensi.
Andy Lowery, CEO di Epirus, ha definito questa tecnologia una pietra miliare, sottolineando la sua unicità nel fornire una soluzione anti-sciame sofisticata, versatile e scalabile. La combinazione di intelligenza artificiale, mobilità fuoristrada e potenza elettromagnetica rappresenta un modello che potrebbe essere adottato anche da altri Paesi alleati per contrastare efficacemente le minacce aeree asimmetriche.
Le nuove strategie di difesa si orientano dunque verso un impiego sempre più integrato di sistemi ad energia diretta, capaci di gestire simultaneamente molteplici minacce con elevata precisione e basso impatto collaterale. Questo approccio risponde alle esigenze di un panorama geopolitico in cui droni economici e facilmente replicabili, come quelli prodotti in massa sul fronte ucraino o da Paesi come l’Iran, rappresentano una minaccia crescente anche per la sicurezza civile.
In questo scenario, il sistema Leonidas AR si posiziona all’avanguardia nella protezione da sciami di droni, anticipando un futuro in cui la supremazia sul campo di battaglia si giocherà sulla capacità di dominare lo spazio elettromagnetico e di integrare tecnologie automatizzate con intervento umano minimo, preservando vite e infrastrutture critiche.






