Una novità pratica e visibile è arrivata su Threads: gli aggiornamenti temporanei che scompaiono dalla vista dopo un giorno. Una funzione pensata per chi vuole condividere battute, impressioni o pensieri senza che rimangano per sempre ordinati nella propria timeline. Sullo schermo si distinguono dai post tradizionali e, una volta scaduti, vengono archiviati nell’account, restando invisibili al pubblico. È un tentativo concreto di ridurre la pressione sociale e incentivare conversazioni più immediate.
Come funzionano i Ghost Posts
La nuova opzione, denominata Ghost Posts, consente di pubblicare un aggiornamento che rimane visibile pubblicamente per 24 ore. Scaduto il tempo:
il contenuto viene spostato in archivio
è accessibile solo al proprietario dell’account
sparisce dal feed degli altri utenti
I post non vengono eliminati del tutto dai server e questa è una sfumatura importante: anche ciò che non è più visibile potrebbe continuare a contribuire alla profilazione algoritmica degli interessi dell’utente.

Nel composer è presente l’impostazione per attivare la modalità temporanea e l’interfaccia cambia per indicare che il post avrà una durata limitata. Sono previste alcune restrizioni:
non si possono allegare foto o immagini
le risposte non possono essere modificate (il testo del post sì)
i commenti ricevuti finiscono nei messaggi privati
i Ghost Posts non vengono pubblicati nel Fediverse, anche con integrazione attiva
Nel feed appaiono con una grafica a fumetto che segnala in modo chiaro la loro natura effimera. Tuttavia, la percezione del rischio non è uguale per tutti: nelle piccole comunità, ciò che è “temporaneo” può comunque lasciare un segno nella memoria sociale.
Perché Meta punta su contenuti che si dissolvono
La strategia di Meta dietro questa funzione è duplice:
Ridurre l’ansia da giudizio sociale
Incoraggiare gli utenti a pubblicare di più
Secondo i dati interni, la quantità di interazioni con i contenuti di amici e contatti reali è diminuita, modificando l’esperienza sociale sulle piattaforme. Per questo l’azienda cerca strumenti che rendano la condivisione più spensierata, eliminando la sensazione che ogni pensiero resti registrato all’infinito. Una soluzione selettiva, che riguarda solo i contenuti scelti dall’utente e non impone modifiche globali.
Il percorso che ha portato Threads ai Ghost Posts non è improvvisato: in passato erano già state valutate funzioni di auto-archiviazione e strumenti per nascondere alcuni contenuti. I Ghost Posts rappresentano la naturale evoluzione di quelle prove, offrendo a chi lo desidera una forma di presenza più leggera, senza cambiare le preferenze di tutti gli altri post.
Resta l’incognita della moderazione: contenuti più impulsivi potrebbero aumentare il lavoro dei sistemi di controllo, soprattutto in Paesi come l’Italia dove la normativa è più rigorosa. Allo stesso tempo, per gli utenti potrebbe esserci meno frizione emotiva nel condividere opinioni e reazioni istantanee.
Gli effetti reali si vedranno col passare del tempo. Ma è facile immaginare che sempre più utenti inizieranno a vedere questa dinamica: un post che scompare dal feed, ma continua ad abitare silenziosamente l’archivio personale, come un ricordo non più pubblico ma ancora vivo nell’ecosistema della piattaforma.






