Bologna, 16 ottobre 2025 – Luca Vildoza, playmaker argentino della Virtus Bologna, e sua moglie sono stati rimessi in libertà dopo l’arresto avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 ottobre a Bologna. I due erano stati fermati dalla polizia con l’accusa di lesioni personali ai danni di un’operatrice sanitaria di un equipaggio del 118, a seguito di un’aggressione avvenuta in strada. La Procura ha deciso di rinunciare al processo per direttissima, disponendo ulteriori accertamenti sulla dinamica dei fatti.
I fatti e la ricostruzione dell’accaduto
L’episodio è avvenuto poco dopo la fine della partita di Eurolega tra la Virtus Bologna e il Monaco, disputata al PalaDozza e vinta dai bianconeri. Verso le 23, un’ambulanza del 118 si era fermata in via Calori, a pochi passi dal palazzetto, per individuare il luogo di un intervento di emergenza. Secondo la testimonianza degli operatori sanitari, l’auto guidata da Vildoza, accompagnato dalla moglie, avrebbe iniziato a inveire contro il mezzo di soccorso senza apparente motivo e avrebbe ostacolato la marcia dell’ambulanza, impedendole di procedere.

L’operatrice sanitaria, una donna italiana di 55 anni, è scesa dall’ambulanza per chiedere spiegazioni, ma è stata aggredita dalla moglie 26enne di Vildoza, pallavolista serba, che l’avrebbe afferrata per i capelli e per il collo. Il cestista avrebbe poi strattonato la donna per un braccio e preso anch’egli il collo dell’operatrice, innescando una colluttazione. Gli altri operatori sanitari sono intervenuti per interrompere l’aggressione. Successivamente sono arrivate le volanti della polizia, che hanno arrestato i coniugi per lesioni personali cagionate a personale sanitario.
La difesa di Vildoza e le indagini in corso
Il legale di Vildoza, l’avvocato Mattia Grassani, ha spiegato che l’episodio è avvenuto in una situazione concitata e che i coniugi si sono difesi. Grassani ha sottolineato che ci sono due versioni molto diverse dei fatti: quella fornita dagli operatori sanitari e dalla Questura, e quella di due testimoni oculari che hanno assistito all’accaduto. Inoltre, in quella zona sono presenti molte telecamere di sorveglianza che verranno acquisite per chiarire la dinamica.
Secondo la difesa, non si è trattato di un’iniziativa unilaterale di Vildoza, ma di una colluttazione reciproca. L’auto dei due, inoltre, non avrebbe inseguito l’ambulanza, ma si sarebbe trovata davanti a un mezzo di soccorso parcheggiato in modo da bloccare il passaggio. Vildoza e la moglie, che è incinta, stavano tornando a casa dopo aver preso del cibo da asporto e desideravano rientrare presto per la trasferta di Eurolega prevista per il giorno successivo a Lione, dove la Virtus affronterà l’Asvel Lione.
Entro 96 ore è stata fissata un’udienza tecnica per valutare la legittimità e la correttezza dell’arresto, ma la situazione cautelare dei coniugi non dipenderà dall’esito di questa udienza, dato che il provvedimento di rimessione in libertà è già stato notificato.
Nel frattempo, Vildoza partirà regolarmente con la squadra per la trasferta in Francia, dove è atteso in campo per la partita di Eurolega contro il Lyon-Villeurbanne.
La vicenda della notte scorsa rappresenta un evento che al momento non sembra influire sulla sua attività sportiva, mentre le indagini proseguono per fare piena chiarezza sull’accaduto.






