Milano, 16 settembre 2024 – A meno di cinque mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026, si è aperta questa mattina a Milano la sesta sessione della Commissione di Coordinamento del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che proseguirà fino al 17 settembre. La delegazione, guidata da Kristin Kloster, presidente della Commissione di Coordinamento del CIO per i prossimi Giochi, ha visitato ieri alcune sedi milanesi e si confronterà con il Comitato Organizzatore per verificare lo stato delle opere e dell’organizzazione in vista dell’evento.
Verifiche operative del CIO e impegni per le infrastrutture per le Olimpiadi di Milano-Cortina
Durante la sessione plenaria, dopo le osservazioni iniziali di Kloster, è intervenuto il presidente del Comitato Organizzatore, Giovanni Malagò, che ha ricordato il giovane sciatore azzurro Matteo Franzoso, recentemente scomparso in un incidente mentre si allenava. Il confronto tra la delegazione del CIO e il comitato organizzatore si è concentrato sui progressi realizzati nei cantieri e sulle opere necessarie per garantire lo svolgimento ottimale delle competizioni.
In particolare, nel corso degli ultimi mesi si è affrontato il tema critico della pista di bobsleigh: il governo ha deciso di non procedere con la costruzione del nuovo impianto a Cortina d’Ampezzo, puntando a individuare una sede esistente e funzionante, anche fuori dall’Italia, per ospitare le competizioni. Kristin Kloster ha accolto favorevolmente questa decisione, sottolineando che essa rispetta i principi dell’Agenda Olimpica 2020, che prevede che non si costruiscano nuove strutture permanenti senza un piano di utilizzo post-Giochi chiaro e sostenibile.
Garanzie finanziarie e collaborazione tra le regioni
I vertici del CIO, tra cui il direttore esecutivo Christophe Dubi, hanno inoltre incontrato rappresentanti delle regioni Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige, che collaborano attivamente insieme al governo e al Comitato Olimpico Nazionale Italiano per assicurare il completamento delle infrastrutture. Il governatore Luca Zaia ha evidenziato i 127 milioni di euro stanziati per le opere sul territorio veneto, evidenziando il buon andamento dei lavori, tra cui il restauro del trampolino storico di Zuel, simbolo dei Giochi Invernali del 1956.
L’attenzione resta alta per garantire la copertura finanziaria complessiva e la funzionalità di tutte le sedi: “Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige stanno lavorando come una squadra per consegnare Cortina e le altre venue pronte e all’altezza delle aspettative”, ha dichiarato Zaia, rilevando l’importanza strategica delle infrastrutture anche per il territorio e il turismo locale.
Domani è prevista la conferenza stampa conclusiva con la partecipazione di Kristin Kloster, Christophe Dubi, Giovanni Malagò e Andrea Varnier, presidente e CEO della Fondazione Milano Cortina 2026, che farà il punto finale sui progressi e le sfide in vista dei Giochi.






