RedBird, fondo d’investimento americano di proprietà anche della squadra di calcio del Milan, ha comprato il Daily Telegraph, storico quotidiano del Regno Unito con 170 anni di storia, per 500 milioni di sterline (circa 600 di euro). Questo acquisto segna un aumento del controllo straniero sui media britannici. RedBird intende investire nel digitale e negli abbonamenti. L’accordo, che prevede anche una partecipazione del fondo emiratino Imi, attende ora l’approvazione dell’autorità regolatrice
Notizia che scuote il mondo dell’editoria britannica ma anche i tifosi del Milan. L’acquisizione del Daily Telegraph da parte del fondo d’investimento statunitense RedBird Capital segna un momento cruciale per il Regno Unito e interessa anche l’Italia, visto che il fondo gestito da Gerry Cardinale è proprietario anche del Milan. Con una storia di 170 anni, il Telegraph ha rappresentato una voce autorevole nel panorama conservatore, e la sua vendita per circa 500 milioni di sterline (quasi 600 milioni di euro) riaccende il dibattito sulle sfide che l’editoria britannica deve affrontare nell’era della digitalizzazione.
La crisi dell’editoria britannica
L’acquisizione del Telegraph è emblematicamente legata alla crisi che affligge l’editoria nel Regno Unito, dove i quotidiani hanno visto una diminuzione delle tirature e un aumento della necessità di investimenti esteri. A differenza di altri paesi europei, i quotidiani britannici hanno dimostrato una certa resilienza, ma molti si sono trovati costretti a cercare supporto da investitori stranieri. RedBird, fondata da Gerry Cardinale, ha già manifestato l’intenzione di diventare l’unico azionista di controllo del Telegraph Media Group, che include anche il Sunday Telegraph. Il fondo ha promesso di investire in operazioni digitali e potenziamento delle redazioni giornalistiche, con l’ambizione di espandere il gruppo a livello internazionale.
Implicazioni politiche e normative
Il contesto politico attuale, caratterizzato da un governo laburista guidato da Keir Starmer, ha visto un alleggerimento delle normative in materia di proprietà dei media. Queste modifiche legislative sono state interpretate come un tentativo di favorire operazioni come quella di RedBird, ora in attesa dell’approvazione delle autorità competenti. Questo cambiamento normativo potrebbe aprire la strada a ulteriori acquisizioni da parte di investitori stranieri, contribuendo a un panorama editoriale sempre più globalizzato.
L’interesse dei milanisti
Una grossa spesa per RedBird, quindi, reduce da una stagione fallimentare con il Milan e mai entrato nel cuore dei tifosi rossoneri. Le contestazioni contro Cardinale sono ormai all’ordine del giorno e anche l’acquisto del Telegraph ha scatenato i social: “Speriamo fallisca”, scrivono in molti.