Milano, 6 ottobre 2025 – Mattia Furlani, giovanissimo campione mondiale di salto in lungo, ha raccontato al podcast Supernova di Alessandro Cattelan le emozioni e le sfide che accompagnano l’essere il “numero uno al mondo”.
Parlando della sensazione di non avere nessuno migliore di sé in una determinata disciplina, Furlani la definisce “fuori di testa” e l’ha paragonata alla realizzazione di “un sogno che si realizza”. Questo traguardo, tuttavia, non è privo di sfide.
Furlani ammette che essere in cima comporta “un po’ di responsabilità” e la necessità di rispettare tale status. Con una metafora che lo avvicina al mondo dei fumetti, si paragona a Spider-Man, definendosi “bravo ragazzo ma quando arriva sera devo mettere il costume”, ribadendo lo slogan: “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità“.
Mattia Furlani e il rapporto con il salto in lungo
Furlani proviene da una vera e propria “dinastia di atleti,” con entrambi i genitori che praticavano atletica. La sua carriera è iniziata seguendo le orme familiari nel salto in alto, disciplina praticata da suo padre e da sua sorella Erica.
Inizialmente, Furlani non amava il salto in lungo, anzi, lo “disprezzavo ma perché proprio il fatto di sporcarsi con la sabbia” gli dava fastidio. La disciplina era considerata quasi un “hobby” all’interno della sua routine. La svolta arrivò nel 2022, quando decise di partecipare a una gara di salto in lungo dopo anni che non lo faceva: al primo salto fece “quasi record italiano”. Questo risultato lo portò a riconsiderare la sua specializzazione, capendo che “c’è un qualcosa che non quadra perché comunque è fuori di testa”. Dopo aver vinto sia nel salto in alto che nel salto in lungo agli Europei giovanili nel 2023, ha scelto di concentrarsi esclusivamente sul salto in lungo. È importante sottolineare che Furlani è tuttora allenato da sua madre, la quale gli fa anche da allenatrice a tempo pieno.

L’arte del salto perfetto e la gestione della celebrità
Riflettendo sulla sua recente vittoria, Furlani ha ammesso che tecnicamente la gara non era andata nel migliore dei modi. Nell’atletica, “basta comunque un salto per vincere”, e per lui il salto della vittoria è arrivato solo al quinto tentativo. Ha rivelato di aver affrontato difficoltà con la rincorsa, dato che sono stati aggiunti due passi (passando da 16 a 18), un cambiamento che sembra minimo ma è “veramente una differenza enorme”. Rimanere “concentrati e decisi” è stato cruciale per trovare il salto perfetto.
Nonostante la pressione, le aspettative che si è creato lo spingono a mantenere alta la performance. Il successo gli ha portato una grande attenzione anche sui social: “è fuori di testa” l’aumento dei messaggi, e pur sentendosi in colpa a non rispondere a tutti, apprezza la “carica motivazione” che ne deriva. Tra le figure note che gli hanno scritto, ci sono Sfera e Anna. Fuori dalla pista, il campione si rilassa con i videogiochi, citando Fortnite e Overwatch, e ha una grande passione per lo streetwear e la moda.






