Los Angeles, 5 dicembre 2025 – Dopo quasi 19 anni, si è interrotta una delle più incredibili strisce di continuità nella storia della NBA: LeBron James non è riuscito a segnare almeno 10 punti in una partita di regular season. Il 4 dicembre 2025, durante la vittoria dei Los Angeles Lakers contro i Toronto Raptors, il campione ha totalizzato soltanto 8 punti, ponendo fine a una serie di 1.297 partite consecutive con almeno la doppia cifra di punti, iniziata nel gennaio 2007.
La fine di un’era per LeBron James
Questo record, unico nel suo genere, rappresenta un simbolo della straordinaria costanza e longevità di LeBron James, oggi alla sua 23esima stagione NBA e considerato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi. Nato ad Akron nel 1984, “King James” ha raggiunto traguardi storici come il primato di miglior marcatore NBA assoluto e numerosi premi individuali, tra cui 4 titoli NBA e 4 MVP della stagione regolare. Nonostante l’età – compirà 41 anni a fine dicembre – e i problemi fisici che lo hanno fermato all’inizio di questa stagione, il suo apporto rimane fondamentale per i Lakers, che stanno attualmente integrando anche il talento di Luka Doncic.
Nella partita contro Toronto, con il punteggio in parità e il cronometro quasi scaduto, LeBron ha scelto di passare la palla a Rui Hachimura, che ha segnato il canestro decisivo. Questo gesto ha sancito non solo la fine della striscia, ma anche la maturità di un campione che continua a privilegiare il gioco di squadra rispetto all’ego personale.
Un confronto con i grandi del passato
La portata del record di LeBron si misura anche nel confronto con altre leggende: il secondo giocatore con la più lunga striscia di partite con almeno 10 punti è Michael Jordan, con “solo” 866 partite consecutive. Jordan, icona del basket e spesso considerato il più grande di sempre, ha costruito la sua leggenda tra gli anni ’80 e i primi anni 2000, conquistando sei titoli NBA e cinque MVP della regular season.
Jordan, classe 1963, ha vissuto una carriera fatta di successi e alcune pause, tra cui il famoso ritiro nel 1993, che secondo alcune teorie complottistiche potrebbe non essere stato una scelta personale ma una sospensione mascherata legata a controversie sul gioco d’azzardo. Queste ipotesi, però, restano non confermate e alimentano il mito attorno alla sua figura.






