Torino, 31 ottobre 2025 – Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus, chiamato a guidare la squadra bianconera dopo l’esonero di Igor Tudor. La società torinese ha deciso di affidarsi a un tecnico di grande esperienza con l’obiettivo di rilanciare le ambizioni in campionato e nelle competizioni europee.
Spalletti alla Juventus: un nuovo capitolo

Luciano Spalletti, nato a Certaldo il 7 marzo 1959, vanta una lunga carriera da allenatore iniziata nel 1993 e ricca di successi in Italia e all’estero. Prima di approdare alla Juventus, ha guidato squadre di primo piano come Roma, Zenit San Pietroburgo, Inter e Napoli, conquistando diversi trofei tra cui uno scudetto con il Napoli nella stagione 2022-2023. Recentemente è stato commissario tecnico della nazionale italiana fino al 2025.
Alla sua prima conferenza stampa da tecnico bianconero, Spalletti ha dichiarato: “Spero di rientrare nel giro scudetto, perché no? Le intenzioni devono essere al massimo, mancano ancora tante partite, 29 sono tante e in carriera ho visto di tutto“. Il tecnico toscano ha sottolineato l’importanza di un lavoro intenso per risalire la classifica e ha già avuto un confronto con i giocatori, esprimendo fiducia nella rosa a disposizione.
Il direttore generale Damien Comolli ha annunciato che Spalletti ha firmato un contratto fino a fine stagione, con un’opzione biennale per il futuro. Il tecnico, dal canto suo, ha chiarito che non si concentra sui dettagli contrattuali, ma solo sul lavoro quotidiano e sui risultati sul campo.
Il percorso di Tudor e la filosofia di Spalletti
Prima dell’arrivo di Spalletti, la Juventus aveva affidato la panchina a Igor Tudor, che era subentrato a Thiago Motta a marzo 2025 con l’obiettivo di centrare la qualificazione in Champions League. Durante la sua presentazione, Tudor aveva ribadito la filosofia vincente del club: “Giovani o no, qui si vince e basta“, confermando Locatelli come capitano e sottolineando l’importanza di far rendere al meglio giovani come Koopmeiners e Yildiz.
Tudor ha mostrato grande rispetto per la storia e la cultura juventina, ricordando l’influenza di grandi campioni come Del Piero e Zidane e la necessità di trasmettere ai giocatori lo spirito di appartenenza al club. Il tecnico croato ha anche evidenziato l’importanza di un calcio offensivo e divertente, ma equilibrato, e di un lavoro completo sia dal punto di vista tattico che mentale.
Con l’avvicendamento in panchina, la Juventus si appresta a vivere una fase di rilancio sotto la guida di un allenatore esperto e riconosciuto a livello internazionale come Spalletti, che dovrà imprimere nuova spinta a un gruppo giovane ma ricco di talento.
Con questa scelta, la Juventus punta a riconquistare stabilmente la vetta del campionato e a tornare a essere protagonista in Europa, valorizzando al contempo i giovani e riscoprendo i valori storici che hanno sempre contraddistinto il club torinese.






