Dietro il successo internazionale di Jannik Sinner, uno dei talenti più brillanti del tennis mondiale, si cela una famiglia profondamente legata alle proprie radici altoatesine. Al centro di questo nucleo familiare c’è Siglinde Sinner, madre del campione, figura discreta ma fondamentale nel percorso umano e sportivo del figlio.
La mamma di Sinner in tribuna per la finale del Roland Garros
Anche la mamma di Jannik Sinner, Siglinde, ha voluto essere presente sugli spalti per assistere alla finale del Roland Garros. Le telecamere l’hanno inquadrata nel corso dell’incontro, restituendo l’immagine di una madre visibilmente provata dall’emozione e dalla tensione. Immobile, quasi pietrificata, il suo linguaggio del corpo tradiva l’enorme carico emotivo del momento. Non è la prima volta che l’agitazione le gioca brutti scherzi: in passato, infatti, le era già capitato di dover abbandonare lo stadio sopraffatta dall’ansia. Ma per un appuntamento così cruciale nella carriera del figlio, Siglinde ha voluto fare uno sforzo e restare comunque sugli spalti, offrendo con la sua presenza un prezioso sostegno morale a Jannik.
Siglinde Sinner: origini e radici altoatesine
Nata nel 1966 a Sesto Pusteria, piccolo borgo montano delle Dolomiti in Alto Adige, Siglinde appartiene a una famiglia di madrelingua tedesca, tipica della regione di confine. La sua infanzia e giovinezza si sono svolte in un contesto caratterizzato da semplicità, rispetto per le tradizioni locali e un forte legame con la natura montana. Questa eredità culturale ha inciso profondamente anche sul carattere di Jannik, abituato fin da bambino a vivere immerso negli scenari alpini e a praticare sport all’aria aperta, elementi che hanno contribuito alla sua formazione personale e atletica.
La famiglia Sinner ha sempre mantenuto uno stile di vita improntato al lavoro e alla coesione, valori trasmessi con forza da Siglinde e dal marito Hanspeter.
Una vita dedicata all’accoglienza e al lavoro di famiglia
Per oltre vent’anni, Siglinde e Hanspeter Sinner hanno gestito con impegno e passione il Rifugio Fondovalle (Talschlusshütte), situato in Val Fiscalina. Qui Hanspeter si occupava della cucina, mentre Siglinde gestiva la sala e l’accoglienza degli escursionisti, garantendo un ambiente ospitale e familiare. Questo lavoro ha rappresentato non solo la principale fonte di sostentamento per la famiglia, ma anche un’importante scuola di vita per i figli, insegnando loro l’importanza della fatica, della costanza e della collaborazione.
Successivamente, la coppia ha avviato una nuova attività, la Haus Sinner, una casa vacanze con sei appartamenti a Sesto in Val Pusteria. Questa struttura è diventata un punto di riferimento per la famiglia, un luogo di radicamento e ritorno per Jannik durante le pause dalle competizioni internazionali, simbolo di un legame saldo con le proprie origini.
Il rapporto tra Siglinde Sinner e Jannik: discrezione e sostegno incondizionato
Il ruolo di madre per Siglinde si manifesta con una riservatezza che evita le luci della ribalta. Predilige infatti seguire gli impegni sportivi di Jannik da lontano, spesso attraverso la televisione, piuttosto che assistervi di persona. Un episodio significativo è avvenuto durante il torneo di Roma 2025: dopo la perdita del primo set da parte di Jannik, Siglinde ha lasciato la tribuna, preferendo una passeggiata nervosa fuori dallo stadio a una visione diretta della partita. Un comportamento analogo era già emerso a Wimbledon nel 2023, sottolineando la sua profonda umanità e il coinvolgimento emotivo di una madre che vive intensamente le sfide del figlio.
Nonostante la sua discrezione, Siglinde ha sempre sostenuto Jannik nelle sue scelte, lasciandolo libero di esplorare la propria strada, inizialmente nello sci e poi nel tennis. Insieme al marito, ha trasmesso valori essenziali come la pazienza, la perseveranza e la libertà di decisione, evitando pressioni eccessive e creando un ambiente familiare sereno. Questa atmosfera di supporto e fiducia ha permesso a Jannik di svilupparsi con equilibrio, trovando nella famiglia un rifugio sicuro e una fonte di forza.
La famiglia Sinner: un modello di accoglienza e coesione
Oltre a Siglinde, Hanspeter e Jannik, la famiglia è composta anche da Mark, fratello adottivo di Jannik. Nato in Russia nel 1998, Mark è stato adottato dalla coppia quando aveva appena nove mesi, a dimostrazione di un’apertura e di un senso di generosità che caratterizzano i Sinner. Questa scelta riflette un modello familiare inclusivo e accogliente, fondato su valori di amore e unità che hanno contribuito a creare un ambiente armonioso e solido, fondamentale per la crescita personale e professionale di Jannik.
L’immagine di Siglinde Sinner, donna radicata nelle tradizioni altoatesine e al contempo aperta al futuro, si intreccia così con quella di un campione che, pur affermandosi nel mondo dello sport globale, non dimentica mai le proprie origini e il sostegno della famiglia.