C’è un piccolo impero che cresce silenzioso, vittoria dopo vittoria, contratto dopo contratto: lo chiamano la “Sinner Spa”, ed è la galassia di società che ruota attorno a Jannik Sinner, il campione altoatesino che dal tennis ha imparato anche la disciplina degli affari. Mentre alle Atp Finals di Torino i migliori otto del mondo si giocano il titolo di Maestro, l’ex numero uno italiano consolida il suo impero economico tra Monaco e Milano, tra perizie notarili, mutui milionari e società che cambiano pelle.
Carte, atti e nuove mosse della Sinner spa
Una serie di atti notarili, documenti contabili e perizie patrimoniali racconta l’evoluzione della galassia Foxera, il marchio societario che riunisce le attività economiche del tennista. Dalle carte emerge che Sinner, appena quindicenne, aveva già acceso un mutuo per acquistare immobili in Corso Venezia, nel pieno centro di Milano, da una ricca famiglia veneta. Non un mutuo comune, ovviamente, ma un’operazione finanziaria da professionista.
Nello stesso fascicolo si legge che il fiduciario monegasco di Sinner si è dimesso; che la società che ha investito in Italia ha depositato il primo bilancio, in perdita; e che nelle operazioni più complesse è entrato in gioco lo studio Hager & Partners, fondato dal commercialista e imprenditore Heinz Peter Hager.
Un nome noto a Bolzano, dove Hager è anche figura di spicco della Südtiroler Volkspartei, ma oggi coinvolto in un’indagine della Procura di Trento sui rapporti tra affari e politica, con al centro il magnate austriaco René Benko, di cui sarebbe stato il braccio destro in Italia.

Due appartamenti nel cuore di Milano
Gli atti raccontano di un acquisto importante. Attraverso la sua società Foxera Re Com sas (oggi Foxera sas), amministrata dal suo manager e amico Alex Vittur, Sinner ha comprato due appartamenti a uso ufficio in Corso Venezia, in pieno centro a Milano, dentro Casa Barelli, elegante edificio storico a pochi passi da Piazza San Babila. L’operazione, chiusa nel 2023, è costata oltre 6,5 milioni di euro, quasi 10 mila euro al metro quadro, per due unità da 403 e 289 metri quadrati. A venderle è stata la famiglia Buziol-Dametto, ex proprietaria del marchio d’abbigliamento Replay.
Un investimento che porta il “brand Sinner” nel cuore della capitale economica italiana, segno che, pur vivendo a Monte Carlo, il tennista non ha dimenticato di puntare anche sul mercato di casa.
Il mutuo da quattro milioni
Per finanziare l’operazione, i fondi sono arrivati in parte da Monaco e in parte dal credito bancario. Dal Principato sono stati versati 2,9 milioni di euro come finanziamento soci infruttifero dalla controllante Foxera Re Monaco, mentre 4 milioni sono arrivati con un mutuo a tasso del 5% (Taeg). Condizioni di mercato, niente favori.
A concedere il prestito non è stata Intesa Sanpaolo, sponsor ufficiale di Sinner dal 2021, ma CheBanca!, poi diventata Mediobanca Premier, ora parte del gruppo Monte dei Paschi di Siena. Con il recente calo dei tassi, non è escluso che l’accordo sia stato rinegoziato.
L’accomandita di Sinner diventa una srl
Da settembre, la società italiana di Sinner ha cambiato forma. La vecchia Foxera sas, accomandita semplice a vocazione immobiliare, è diventata Foxera srl, una struttura più ampia, con oggetto sociale esteso e la possibilità di operare come holding di partecipazioni.
Un passaggio tecnico ma significativo: da semplice veicolo immobiliare, la società si trasforma in una realtà più articolata, capace di coordinare investimenti diversi e gestire le partecipazioni del gruppo.
Una metamorfosi che solleva anche una domanda: dopo aver lasciato nel 2020 l’Italia per trasferirsi a Monaco, dove il fisco è più leggero, Sinner sta ora reinvestendo nel suo Paese parte dei guadagni non tassati?
Nuova sede e poteri concentrati
La nuova Foxera srl ha anche cambiato sede. Dagli uffici milanesi dello studio Hager & Partners, la società si è spostata a Brunico, negli spazi dello studio Baumgartner Partner, dove è cliente anche Alex Vittur. Ed è proprio Vittur, 41 anni, amico e manager storico del tennista, ad avere tutti i poteri di gestione.
Accanto a lui figurano due professionisti, Josepha Iervolino e Dietmar Huber, nominati procuratori speciali sia dalla Foxera Re Monaco, che controlla indirettamente il 99% della società italiana, sia dalla Avima, la società di Vittur, titolare dell’1%.
La perizia: conti in rosso, ma investimenti solidi
La perizia firmata da Huber fotografa la situazione al 31 maggio scorso: Foxera sas possedeva immobili per un valore netto contabile di 6,6 milioni di euro, ma chiudeva con una perdita di periodo di 147 mila euro e una perdita cumulata di 454 mila. Un bilancio in rosso, ma con un patrimonio immobiliare consistente. È il primo rendiconto pubblico — e per ora unico — dell’attività societaria targata Sinner.
Sul piano personale, il campione ha già superato i 50 milioni di dollari di premi in carriera, al lordo delle tasse pagate nei Paesi dei tornei. A questi si aggiungono, secondo le stime, oltre 30 milioni di euro l’anno provenienti dagli sponsor, gestiti dalle sue società monegasche che non pubblicano bilanci.

Gli uomini di fiducia
Iervolino e Huber fanno parte dello studio Hager & Partners, specializzato in consulenza tributaria e societaria, con sede a Bolzano e ufficio a Milano.
Il fondatore, Heinz Peter Hager, è uno degli imprenditori più influenti dell’Alto Adige e figura politica di rilievo.
Coinvolto nell’inchiesta su René Benko, lo scorso maggio aveva dichiarato alla Rai regionale di essere sereno e di non temere “accuse assurde” di corruzione o metodo mafioso.
Il gérant rimasto
La struttura monegasca costruita attorno a Sinner è pensata per gestire e far crescere il patrimonio del tennista.
Le società del gruppo Foxera controllano gli investimenti, mentre la più recente, Wooly Lemon, fondata nell’agosto 2024 a Monaco, si occupa dei diritti d’immagine e della promozione pubblicitaria.
Fino a pochi mesi fa, accanto a Sinner, c’era anche Giuseppe Gianni, consulente societario e titolare di fiduciarie.
Ma a metà luglio, durante un’assemblea straordinaria, sono arrivate le sue dimissioni, poi formalizzate a fine settembre. Il motivo? Nessuno lo dice. E, al momento, non risultano nuovi ingressi nel management.
Oggi, nel complesso intreccio di società e conti tra Milano e Monaco, è rimasto un solo gérant, l’unico amministratore: Jannik Sinner. Sul campo come negli affari, il campione continua a muoversi da solo, con la stessa calma e precisione che lo hanno portato in cima al mondo del tennis.





