Bologna, 20 ottobre 2025 – Nel panorama sportivo italiano, tradizionalmente considerato relativamente immune dalla violenza ultras rispetto al calcio, il basket si scopre teatro di episodi di tifo violento sempre più frequenti e gravi. A seguito della tragica morte dell’autista del pullman sul quale viaggiavano i tifosi del Pistoia Basket, emergono infatti numerosi episodi che testimoniano come anche le tifoserie della palla a spicchi possano essere coinvolte in risse, agguati e scontri armati, con conseguenze spesso rilevanti per l’ordine pubblico.
Violenze e Daspo nel basket italiano: una cronistoria di episodi inquietanti
Negli ultimi dieci anni, la cronaca ha registrato molteplici episodi di violenza legati al tifo organizzato nel basket. Il 25 ottobre 2015, quattro tifosi dell’Olimpia Milano rimasero feriti in uno scontro con i supporter di Caserta davanti al Palamaggiò. Nello stesso anno, a Rimini, un poliziotto fu ferito durante scontri tra tifosi di Rimini e Forlì. Nel novembre 2017, ben 16 Daspo furono emessi a carico degli ultrà del Roseto, scoperti a bordo di un pullman con un vero e proprio arsenale di spranghe, coltelli, bombe carta e altro, in preparazione di una vendetta.
L’aprile 2018 vide una trentina di ultras di Varese armati di spranghe e catene fuori dal PalaDozza di Bologna, mentre nel dicembre 2019 furono inflitti 22 Daspo a tifosi di Reggio Emilia e Virtus Bologna dopo provocazioni e insulti sulla tangenziale. Nel febbraio 2019, un grave episodio coinvolse tifosi della Fortitudo che aggredirono sostenitori della Virtus, causando la perdita di tre dita a una delle vittime a causa di un petardo.
Nel 2024, si sono verificati scontri a Livorno tra tifosi di Herons Montecatini e Roseto, mentre a Trieste sei persone sono state fermate per disordini e a Treviso ultras a volto coperto hanno aggredito i tifosi di Mestre su un autobus.
Scontri recenti a Rimini: Daspo e sospensione vendita biglietti
A marzo 2025, a Rieti, si sono verificati scontri tra tifosi locali e di Rimini con danni e incendi, che hanno portato alla denuncia di 15 tifosi romagnoli. A maggio, prima del derby Forlì-Rimini, una rissa coinvolgente una cinquantina di persone ha determinato l’emissione di 40 Daspo e la decisione di giocare a porte chiuse le partite restanti dei playoff di Serie A2.
L’ultimo grave episodio (prima dell’assalto della scorsa notte) risale al 9 ottobre, quando a Roseto 30 ultras incappucciati hanno aggredito carabinieri e poliziotti con spranghe e sassi durante la partita contro Pesaro.
Un altro episodio simile risale allo scorso maggio: durante la vigilia del derby di playoff A2 tra Unieuro Forlì e Rivierabanca Rimini, decine di ultras hanno deviato dal percorso stabilito dalle forze dell’ordine per raggiungere il palazzetto di Rimini, dando vita a violenti scontri armati di spranghe, bastoni e bombe carta. Le risse, iniziate davanti al bar “Quattro Dodici” in via Redi e proseguite in via Baretti con tavoli e sedie rovesciati, si sono concluse solo con l’intervento della polizia. Fortunatamente non si sono registrati feriti gravi, anche se alcuni tifosi si sono recati al pronto soccorso. La Digos ha identificato circa cinquanta ultras coinvolti, mentre è stata sospesa la vendita dei biglietti in attesa di una decisione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, che potrebbe decidere di far giocare a porte chiuse i prossimi confronti tra le due squadre romagnole.
Questi episodi mostrano come la violenza ultras nel basket stia assumendo caratteristiche preoccupanti, con gruppi organizzati che spesso si scontrano anche fuori dagli impianti sportivi, mettendo in pericolo la sicurezza di tifosi e forze dell’ordine. Le autorità continuano a monitorare la situazione e a intervenire con Daspo e misure restrittive per contenere il fenomeno, ma la sfida resta aperta per garantire un tifo sano e rispettoso nello sport della pallacanestro.
Per approfondire: Assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket: muore un autista colpito da un mattone






