Bologna, 23 novembre 2025 – La finale di Coppa Davis tra Italia e Spagna sta regalando emozioni intense nel cuore di Bologna, dove gli azzurri sono pronti a difendere il titolo conquistato nelle ultime due edizioni. La sfida si è aperta con il primo singolare che ha visto trionfare Matteo Berrettini contro Pablo Carreno Busta con il punteggio di 6-3; 6-4, un successo che ha regalato il primo punto all’Italia e acceso ulteriormente l’entusiasmo del pubblico.
Berrettini-Carreno: il primo punto azzurro in Coppa Davis
Matteo ha dominato la partita con due break decisivi, uno in ogni set, sfruttando la sua potenza al servizio e una capacità di risposta che ha messo in difficoltà lo spagnolo, visibilmente nervoso nel finale. Dopo una fase iniziale equilibrata, Berrettini ha accelerato con servizi vincenti e un gioco aggressivo che gli ha permesso di chiudere il match in due set. Il servizio è stato protagonista, con l’azzurro capace di piazzare numerosi ace e di gestire con efficacia i momenti chiave, mettendo in evidenza il suo stato di forma.
Ora tocca a Lorenzo Cobolli, giovane promessa italiana, affrontare Jaume Munar con la possibilità di consegnare all’Italia la terza Coppa Davis consecutiva, un traguardo storico per il tennis italiano.
Un confronto tra due grandi nazioni del tennis
L’Italia, guidata dal capitano Filippo Volandri, si presenta in finale per la terza volta consecutiva, dimostrando la solidità e la qualità del proprio vivaio tennistico. La Spagna, invece, sotto la guida di David Ferrer, conferma la sua storica competitività nel torneo, nonostante l’assenza di stelle come Alcaraz, che ha dato il suo sostegno via social con un appassionato “vamos”.
Allo scenario sportivo si aggiunge il contesto economico e sociale dei due Paesi in campo. L’Italia, con una popolazione di circa 59 milioni di abitanti, mantiene una posizione di rilievo nell’Unione europea, caratterizzata da un’economia complessa e un tessuto industriale diversificato. La Spagna, con i suoi circa 49 milioni di abitanti, sta vivendo una fase di crescita economica particolarmente brillante, trainata da un mercato del lavoro robusto e da investimenti esteri significativi, che hanno contribuito a rilanciare il Paese come locomotiva europea.






