Bologna, 19 agosto 2025 – Marco Belinelli ha detto addio al basket. Uno dei cestisti italiani più rappresentativi e di successo della storia recente del basket nazionale e internazionale ha annunciato il suo ritiro all’età di 39 anni. Insieme ad altri grandi nomi come Andrea Bargnani, Danilo Gallinari, Gigi Datome, Nick Melli e Simone Fontecchio ha calcato i parquet americani, distinguendosi però sia per la longevità quanto per i traguardi raggiunti, tra cui il primato assoluto di unico italiano vincitore di un titolo NBA.
La carriera di Marco Belinelli: un percorso unico nel basket italiano
Nato a San Giovanni in Persiceto il 25 marzo 1986, Marco Stefano Belinelli ha iniziato la sua carriera nelle giovanili della Virtus Bologna, sotto la guida di allenatori come Massimiliano Milli e Marco Sanguettoli, crescendo rapidamente fino a debuttare in Serie A a soli 16 anni. Dopo le prime esperienze con la Virtus, il passaggio alla Fortitudo Bologna ha rappresentato un salto di qualità, culminato nella conquista del primo scudetto italiano nel 2005 con la squadra biancoblù, dove Belinelli si è affermato come uno dei migliori giovani talenti del campionato.
Dal 2007, la sua carriera ha preso il volo in NBA, dove fu scelto al 18º posto assoluto nel Draft dai Golden State Warriors. La sua esperienza negli Usa si è distinta per la capacità di imporsi come guardia tiratrice micidiale, soprattutto dalla lunga distanza, abilità che lo ha portato a vincere l’NBA Three-point Shootout durante l’All-Star Weekend 2014, diventando il terzo europeo a riuscirci dopo Predrag Stojaković e Dirk Nowitzki.
L’anno più memorabile resta la stagione 2013-2014, quando ha conquistato il titolo NBA con gli San Antonio Spurs, impresa senza precedenti per un giocatore italiano. La sua carriera NBA è stata caratterizzata da un costante contributo offensivo, con la capacità di tirare con precisione sia da fermo che in movimento, come confermato da ex compagni di squadra di alto livello come Chris Paul.
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I riconoscimenti e i successi in Italia e con la Nazionale
Oltre ai trionfi oltreoceano, Belinelli ha lasciato un segno indelebile in Italia, vincendo complessivamente tre campionati nazionali: uno con la Fortitudo Bologna e due con la Virtus Bologna. Con la Virtus ha inoltre conquistato tre Supercoppe italiane, una Coppa Italia e una prestigiosa EuroCup. Tali titoli sottolineano la sua importanza nel panorama del basket italiano, sia a livello di club che di prestigio personale.
Con la maglia della Nazionale italiana, Belinelli ha totalizzato 2.258 punti in 154 partite, risultando il quarto miglior realizzatore della storia azzurra. Tra le sue prestazioni più iconiche, la sfida contro la Nazionale a stelle e strisce ai Mondiali di Giappone 2006, in cui segnò 25 punti contro una squadra americana dominata da stelle come LeBron James e Carmelo Anthony, rimane uno dei momenti più importanti della sua carriera.
Andrea Bargnani e Danilo Gallinari: i paralleli e le differenze
Spesso accostati a Belinelli per la loro esperienza NBA, Andrea Bargnani e Danilo Gallinari hanno condiviso con lui il ruolo di ambasciatori del basket italiano negli Usa, ma senza mai raggiungere il titolo NBA. Bargnani, primo europeo e primo italiano a essere scelto come prima scelta assoluta al Draft NBA nel 2006, ha avuto una carriera ricca di aspettative e momenti di grande talento, ma anche segnata da infortuni che ne hanno limitato la continuità.
Gallinari, noto per la sua versatilità e capacità offensiva, ha rappresentato per anni un pilastro della Nazionale italiana e ha giocato in diverse squadre NBA con risultati altalenanti ma apprezzati per la sua qualità tecnica. Nonostante i loro successi individuali e contributi importanti, la vittoria del titolo NBA rimane un traguardo esclusivo di Belinelli, a sancire la sua unicità nel panorama cestistico italiano.
Marco Belinelli, quindi, lascia il basket giocato con un palmarès e un curriculum che lo collocano tra i più grandi atleti italiani nel mondo della pallacanestro, un simbolo che ha saputo unire talento, dedizione e successo a livello globale.






