Bologna, 4 agosto 2025 – È morto oggi all’ospedale Bellaria di Bologna, dove era ricoverato da tempo, Marco Bonamico, noto protagonista della pallacanestro italiana degli anni ’70 e ’80. Aveva 68 anni. Punto fermo della nazionale italiana allenata da Sandro Gamba, con gli Azzurri conquistò la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca 1980 e il titolo europeo a Nantes nel 1983.
La carriera di Marco Bonamico: un “Marine” della Virtus Bologna
Nato a Genova il 18 gennaio 1957 e soprannominato il “Marine”, Bonamico iniziò la sua carriera nella stagione 1975-76 con la Virtus Pallacanestro Bologna, squadra con cui legò maggiormente il suo nome. Nel corso della carriera ha vestito anche le maglie di Fortitudo Bologna, Antonini Siena, Billy Milano, Napoli, Forlì e Udine, disputando complessivamente 15 campionati di Serie A1 e 4 di Serie A2.
Con la Virtus Bologna vinse tre scudetti e due Coppe Italia, e si distinse come uno dei primi giocatori a sfruttare la nuova regola del tiro da tre punti introdotta nella stagione 1984-85, risultando particolarmente preciso dalla lunga distanza. Fu anche il miglior realizzatore nella finale di Eurolega 1981, persa contro il Maccabi Tel Aviv.
Nazionale e impegno post-carriera
Con la maglia della nazionale italiana, Bonamico disputò 154 partite segnando complessivamente 754 punti. Fu elemento chiave della squadra di Sandro Gamba, che ottenne il prestigioso argento olimpico a Mosca e la vittoria agli Europei del 1983. Il suo gioco si caratterizzava per la penetrazione sotto canestro e l’efficacia nei tiri da tre.
Dopo il ritiro dal campo, terminato nel 1995, Bonamico mantenne un ruolo attivo nel mondo del basket come commentatore tecnico per le trasmissioni Rai, spesso al fianco di Franco Lauro. Nel 2009 fu eletto presidente della Legadue, la seconda lega professionistica italiana, incarico che ricoprì con riconosciuto impegno.
Marco Bonamico lascia un segno indelebile nella storia del basket italiano, celebrato da appassionati e colleghi per la sua classe agonistica e la dedizione al gioco. Bologna piange la scomparsa di un “Marine” che ha fatto la storia del nostro sport.






