Roma, 30 novembre 2025 – Oggi Woody Allen, uno dei nomi più iconici del cinema e della comicità contemporanea, compie 90 anni. Nato a New York il 30 novembre 1935 come Allan Stewart Königsberg, la sua vita e la sua opera si intrecciano profondamente con la figura di “Zelig”, uno dei suoi film più celebri, che sembra quasi un autoritratto del suo percorso umano e artistico. Dalla sua infanzia fino ai successi internazionali, Allen ha saputo costruire un universo creativo fatto di ironia, introspezione e una continua ricerca di identità, elementi che lo hanno reso un maestro riconosciuto a livello mondiale.
La vita di Woody Allen: tra identità e maschere
La storia personale di Woody Allen è segnata fin dall’inizio da una certa ambiguità e complessità, riflessa anche nei molteplici nomi che ha adottato nel corso degli anni. Nato Allan Stewart Königsberg, il suo nome è stato registrato con un giorno di ritardo dal padre, e lui stesso ha scelto presto di adottare il nome d’arte “Woody Allen”, dopo essere passato per “Woody il Rosso” e “Heywood Allen”. Le origini della sua famiglia sono ebraiche askenazite, con radici che si intrecciano tra Germania e forse Ungheria, una tradizione culturale che ha sempre lasciato un’impronta nelle sue opere, ricche di affetto e ironia verso la propria identità ebraica.

La passione per il cinema nasce nella primissima infanzia, quando la madre lo porta a vedere “Biancaneve e i sette nani”. Da quel momento, il giovane Allen si nutre di film e cultura, ammirando registi come Fellini e Bergman. Nonostante un carattere ribelle e insofferente alla disciplina scolastica, mostra un’intelligenza precoce e un talento innato per la scrittura e la comicità. A soli 17 anni inizia a lavorare come autore e comico, entrando nel mondo della televisione e del cabaret, dove si afferma con un proprio stile distintivo e raffinato.
“Zelig” e la consacrazione artistica
Il film “Zelig” (1983) rappresenta uno dei momenti più significativi della carriera di Allen. L’opera racconta la storia di un uomo che assume le identità delle persone che lo circondano, un’allegoria della sua stessa vita, segnata da una costante ricerca di sé e dalla voglia di nascondersi dietro diverse maschere. Questa pellicola, che mescola in modo originale documentario e finzione, ha consolidato la fama di Allen come autore capace di coniugare umorismo e riflessione esistenziale.
Nel corso della sua carriera, Allen ha realizzato un film quasi ogni anno, attraversando generi e temi con una prolificità che lo ha reso una figura unica nel panorama cinematografico mondiale. Tra i suoi capolavori si ricordano titoli come “Manhattan”, “Io e Annie”, “La rosa purpurea del Cairo”, “Crimini e misfatti”, “Match Point” e “Midnight in Paris”. Questi film non solo hanno riscosso grande successo di pubblico e critica, ma hanno esplorato temi profondi come la morale, l’inconscio, il senso della vita e la crisi esistenziale degli intellettuali.
Parallelamente alla carriera cinematografica, Woody Allen ha scritto diversi libri tra autobiografie, romanzi e raccolte di interviste e riflessioni, che in Italia sono sempre più apprezzati e tradotti, anche grazie all’impegno dell’editore La nave di Teseo.
Zelig: il nome che ha segnato la comicità italiana
Il titolo del film di Allen ha ispirato anche il celebre programma televisivo italiano di cabaret “Zelig”, nato nel 1996 dal locale milanese omonimo. Il programma ha rappresentato per anni un punto di riferimento per la comicità italiana, lanciando numerosi comici e diventando un fenomeno di costume. Dopo diverse pause e cambi di rete, “Zelig” è tornato nel 2025 su Canale 5, con la conduzione di Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, mantenendo viva la tradizione del varietà comico nel panorama televisivo italiano.
Lo show, prodotto da Bananas srl, Mediaset ed Einstein Multimedia, continua a proporre un mix di comicità e intrattenimento che ha conquistato milioni di spettatori. Con 22 edizioni e oltre 200 puntate, “Zelig” si conferma uno dei programmi di cabaret più longevi e amati in Italia, un omaggio indiretto al genio creativo di Woody Allen, da cui prende il nome.
L’eredità di Woody Allen tra ombre e luci
Nonostante le controversie personali e le accuse che hanno segnato la vita privata di Woody Allen, la sua figura artistica rimane imprescindibile nella storia del cinema contemporaneo. Con quattro premi Oscar, un Leone d’oro alla carriera e numerose nomination, Allen è considerato uno dei più grandi autori del Novecento e del nuovo millennio, capace di coniugare comicità, filosofia e introspezione in opere di grande spessore.
Dal suo debutto negli anni ‘60 fino agli ultimi lavori, realizzati spesso in Europa, Allen ha saputo mantenere una coerenza artistica e una capacità di innovazione che lo rendono ancora oggi un punto di riferimento. Il suo rapporto con la musica jazz, la psicoanalisi e la cultura ebraica ha dato vita a un linguaggio unico, che continua a influenzare generazioni di artisti e appassionati.
Nel 2026 è previsto il suo ritorno dietro la macchina da presa con un nuovo progetto in Spagna, a conferma di una vitalità creativa che, nonostante gli anni, non accenna a diminuire. Woody Allen, il geniale autore che ha saputo raccontare con ironia e profondità la condizione umana, compie 90 anni con un’eredità culturale e artistica che resta più viva che mai.






