Robert Redford è stato per oltre mezzo secolo un simbolo indiscusso del cinema mondiale. Attore, regista e produttore, ha incarnato l’eleganza e il fascino hollywoodiano, conquistando pubblico e critica. Dietro la carriera luminosa e la fama planetaria, però, si nascondeva un uomo segnato da dolori profondi e tragedie familiari che hanno lasciato un segno indelebile nella sua esistenza.
Il primo matrimonio di Redford
Nel 1958 Redford sposò Lola Van Wagenen, con la quale costruì una famiglia e ebbe quattro figli. La felicità dei primi anni venne però spezzata da un dramma: nel 1959, il piccolo Scott, primogenito della coppia, morì a soli due mesi per sindrome della morte improvvisa del lattante. Una ferita che Redford ricordò sempre come impossibile da rimarginare, una tragedia che lo segnò nel profondo.
Shauna, l’artista riservata
La seconda figlia, Shauna, nata nel 1960, scelse il percorso dell’arte. Pittrice affermata, ha preferito mantenere un profilo lontano dai riflettori, pur essendo cresciuta accanto a un padre tra i più celebrati del cinema. Nel corso della sua vita ha sposato Eric Schlosser, scrittore e giornalista noto per il bestseller Fast Food Nation.
James, il figlio regista scomparso troppo presto
La vita di Redford fu nuovamente colpita dal dolore nel 2020, quando perse James, terzo dei suoi figli, morto a 58 anni per un cancro al fegato. Fin da giovane James aveva dovuto affrontare gravi problemi di salute che lo portarono a due trapianti di fegato, ma nonostante ciò riuscì a trovare la sua voce nel cinema documentario. Tra i suoi lavori spicca The Big Picture: Rethinking Dyslexia, ispirato alla propria esperienza con la dislessia. Redford lo ricordò come un figlio sensibile e coraggioso, capace di affrontare la vita con forza e determinazione.
Amy, l’erede sul grande schermo
La più giovane, Amy, nata nel 1970, decise di intraprendere la carriera del padre, recitando in film e serie televisive. Pur avendo scelto il mondo dello spettacolo, ha mantenuto un profilo meno esposto rispetto al genitore, cercando una dimensione personale e professionale autonoma.
Robert Redford, i legami sentimentali e le voci dietro le quinte
Oltre alle relazioni ufficiali, la vita sentimentale di Redford è stata accompagnata da indiscrezioni mai del tutto confermate. Durante le riprese di Inside Daisy Clover nel 1965 si parlò di un legame con Natalie Wood, mai reso pubblico dai diretti interessati. Con Jane Fonda condivise una lunga collaborazione artistica, segnata da un’intesa speciale che l’attrice stessa ha ammesso essere stata vicina a trasformarsi in qualcosa di più. Negli anni, la stampa riportò anche presunti rapporti con la costumista Kathy O’Rear e con l’attrice brasiliana Sonia Braga, episodi rimasti tuttavia avvolti nel campo delle ipotesi.
Un’esistenza riservata lontano dal clamore
Nonostante il successo e la notorietà, Redford ha sempre difeso la sua sfera privata. Dopo il divorzio da Lola Van Wagenen nel 1985, ha ritrovato la serenità accanto alla pittrice tedesca Sibylle Szaggars, che sposò nel 2009 e che lo ha accompagnato negli ultimi anni. Tra riconoscimenti artistici, amori e tragedie, l’uomo dietro il mito ha mostrato la capacità di affrontare la vita con dignità e riservatezza, lasciando un’eredità che va oltre il cinema e restituisce il ritratto di un artista complesso, segnato dal dolore ma capace di trasformarlo in forza.


