Nello Taver, al secolo Vincenzo Siciliano, si è raccontato al One More Time Podcast condotto da Luca Casadei. Nella lunga chiacchierata, l’artista rivela il complesso percorso di un uomo che ha fatto dell’ironia il suo filtro esistenziale e la sua via di fuga. Tra black humor spinto, spettacoli ibridi e momenti di profonda sofferenza, Nello Taver offre uno sguardo onesto sul mondo della comicità contemporanea e sulla sua crescita personale.
Infanzia, lutto e la nascita di Nello Taver
Vincenzo Siciliano nasce ad Avellino il 28 novembre 1998, figlio unico, arrivato dopo 18 anni di tentativi da parte dei suoi genitori. I suoi genitori, Giovanni e Maria Carmina (poi Marisa), erano proprietari di una pizzeria. Nello si è sempre sentito molto amato dai suoi genitori, che erano costantemente presenti, anche se da piccolo questa presenza veniva percepita come invadenza.
Il nome d’arte “Nello Taver” nacque da un evento traumatico. A 15 anni, dopo aver bevuto vino in brick (il Tavernello) e diverse altre bevande, sfiorò il coma etilico. Parlando con gli amici il giorno dopo, uno di loro suggerì il nome Nello Taver.
Un momento centrale della sua vita fu la morte del padre, avvenuta per tumore alla colecisti quando Nello aveva 17 anni. Il padre non beveva né fumava. Una diagnosi crudele, data da un dottore che chiese 30.000 euro per accelerare la biopsia, profetizzando che se non avessero fatto in fretta, il paziente sarebbe stato “già nella tomba”. Nello non aveva compreso la gravità della situazione fino alla fine. Egli prova ancora un senso di colpa perché la sera della morte del padre, la passò ubriaco di limoncello e fumando canne, non realizzando che erano gli ultimi momenti insieme.
Nello non ha mai metabolizzato completamente la morte del padre né quella del suo migliore amico, Simone, venuto a mancare per leucemia nel 2023. Egli sogna spesso suo padre, e questi sogni “sono sempre belli”, facendolo sentire come se avessero “passato la notte insieme”.
La comicità del Black Humor
La sua vena creativa nasce spesso da momenti più oscuri. L’ironia è sempre stata la sua via di fuga, un rifugio. Già due giorni dopo la morte di suo padre, Nello pubblicava meme su Facebook per distrarsi e divertirsi.
La sua comicità è prevalentemente black humor e trae ispirazione dai “discorsi da bar”. Nello ruba dal linguaggio e dalle conversazioni della gente comune, segnandosi le idee che emergono dalla quotidianità. La sofferenza e la rabbia che prova, ad esempio di fronte a vite sprecate o a ingiustizie globali (come il bombardamento di persone che muoiono di fame), fungono da propulsore creativo per battute e meme.
Nello Taver si interfaccia spesso con l’ipocrisia del suo pubblico. Riconosce che non è facile essere un suo fan perché chi lo segue per una battuta può odiarlo la settimana successiva se tocca un argomento a loro caro.
Una sua osservazione cruciale riguardo alla sensibilità moderna è che le persone che si offendono di più al giorno d’oggi non sono più le femministe o le persone con i capelli blu, ma sono i maschi. Secondo Nello, gli uomini piangono e creano “shitstorm” per battute sulla disfunzione erettile o sulla loro squadra del cuore, molto più di quanto facciano le categorie che vengono solitamente trattate nel black humor.
Paure, sofferenza e il bilancio di vita di un 26enne
Nonostante la sua apparente solarità e la sua capacità di dare energia agli altri, Nello ha ammesso di soffrire. La sua più grande paura è legata al tumore e alla leucemia, non solo per le persone care perse, ma perché nella sua zona di origine (la Terra dei Fuochi) c’è una altissima incidenza di tumori. Questa ansia lo spinge a fare analisi ogni sei mesi.
Riguardo al bilancio della sua vita, Nello ha descritto il 2025 come “un bell’anno”. Questo segue un periodo molto difficile, la fine del 2024, in cui ha sperimentato la depressione. Ha vissuto l’inverno milanese in completa solitudine, ha avuto problemi con la finanza, ha preso molto peso (arrivando a 115 kg) e ha visto i suoi amici di Napoli allontanarsi crescendo.
Dopo essersi “rimesso a posto” nel 2025, ha perso 15-20 kg, ha chiarito la sua direzione artistica, ha completato la scrittura dello spettacolo teatrale e si sente “un po’ più capito”.
Nello ha anche parlato della sua vita sentimentale: è innamorato. Il rapporto con la sua ragazza è duraturo ma altalenante (6-7 anni di tira e molla) e funziona forse anche perché lei risiede a Napoli, mantenendo una corretta intensità. Trova Milano una città molto superficiale per le relazioni. La caratteristica che apprezza è che non litigano per “stronzate” come i tempi di risposta.
Nello ha voluto sottolineare che il suo successo è frutto di grande fatica e che ha ricevuto tantissimi rifiuti. Spesso viene preso con superficialità a causa della sua origine come youtuber/comico. Lui conclude l’intervista ribadendo di aver sempre lavorato sodo, scalino dopo scalino.






