Venezia, 27 agosto 2025 – La 82ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si apre questa sera con la proiezione di La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino ispirato a un episodio di cronaca che ha coinvolto direttamente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il regista napoletano ha illustrato oggi in conferenza stampa il legame profondo tra la pellicola e la realtà, sottolineando il valore politico e umano di un gesto di clemenza presidenziale.
La Grazia di Paolo Sorrentino, un film ispirato da un gesto reale
Paolo Sorrentino ha spiegato che La Grazia trae spunto da una vicenda vera, che ha visto il presidente Mattarella concedere la grazia a un uomo che aveva ucciso la moglie affetta da Alzheimer. “Questo gesto di un capo dello Stato – ha detto il regista – rappresenta un atteggiamento verso la vita e i valori che la politica dovrebbe sempre incarnare”. L’opera riflette così sul ruolo della politica e sull’importanza dell’esercizio del dubbio come elemento imprescindibile nelle decisioni pubbliche, soprattutto quando si tratta di temi delicati come l’eutanasia e le richieste di grazia.
Amore, dubbio e responsabilità al centro della narrazione
Nel film, che uscirà nelle sale il 15 gennaio 2026 con PiperFilm, Toni Servillo interpreta Mariano De Santis, un presidente della Repubblica immaginario, vedovo e cattolico, che convive con le sue riflessioni morali e le responsabilità istituzionali, affiancato da Anna Ferzetti nel ruolo della figlia Dorotea, giurista come lui. Sorrentino ha definito il film “un racconto d’amore – non solo quello immediato della storia – ma anche verso la famiglia, le istituzioni e il diritto”. Il regista ha inoltre evidenziato come oggi l’esercizio del dubbio sia sempre meno presente nella politica contemporanea, spesso dominata da “certezze strampalate” prive di fondamento ideologico.
Il cast e il regista hanno ricevuto un caloroso applauso durante l’anteprima stampa al Lido, confermando l’attesa per una pellicola che si propone di stimolare una riflessione profonda sull’etica e la politica, temi sempre centrali nel cinema di Sorrentino.






