Manchester, 25 novembre 2025 – A pochi mesi dal clamoroso ritorno sulle scene, gli Oasis annunciano una nuova pausa. Dopo il tour “Oasis Live ’25“, che ha acceso nuovamente l’entusiasmo di milioni di fan in tutto il mondo, la leggendaria band britannica ha comunicato attraverso i propri canali social un momento di riflessione, lasciando in sospeso il futuro della formazione guidata dai fratelli Gallagher.
La pausa degli Oasis: un momento di riflessione dopo il tour
Il messaggio ufficiale della band è arrivato con toni pacati e senza accenni a tensioni o dissapori interni: “Ora ci sarà una pausa per un periodo di riflessione”. La scelta di fermarsi immediatamente dopo il concerto conclusivo tenutosi a San Paolo ha deluso molti fan, in attesa di nuove date per il 2026. Tuttavia, il gruppo ha voluto sottolineare che non si tratta di un addio né di uno scioglimento improvviso, ma di una necessaria pausa dopo mesi intensi di concerti e spostamenti.
In questo contesto, gli Oasis hanno citato un articolo del Guardian che li definisce “la forza culturale pop più dannosa della recente storia britannica”, riconoscendo però il loro impatto profondo e duraturo sulle generazioni: “Da Gallagher Hill al River Plate, da Croke Park sulle rive del Royal Canal alla City of Angels, l’amore, la gioia, le lacrime e l’euforia non saranno mai dimenticati”. L’annuncio si inserisce nel solco della loro storia, fatta di slanci improvvisi e pause altrettanto repentini.
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Liam Gallagher e Noel Gallagher: protagonisti di una storia unica
I fratelli Liam e Noel Gallagher, unici membri originari ancora presenti, sono da sempre volti emblematici degli Oasis e del movimento Britpop. Liam, voce roca e carismatica della band, ha recentemente espresso dubbi sulla continuità del tour: “Mi vedrete l’anno prossimo ma non sono ancora sicuro se sarà con gli Oasis. Se dipendesse solo da me, saremmo in tour fino al giorno della nostra morte”. Noel, da parte sua, è la mente creativa e chitarrista che ha guidato la band verso il successo sin dagli esordi a Manchester nel 1991.
Dopo lo scioglimento del 2009, i due fratelli hanno intrapreso carriere soliste di successo, con Liam che ha conquistato la classifica britannica con album come As You Were e Why Me? Why Not., e Noel con i Noel Gallagher’s High Flying Birds. La reunion del 2024, che ha portato alla pubblicazione di un tour mondiale nel 2025, ha mostrato la loro capacità di riaccendere l’interesse sia dei fan storici sia di una nuova generazione.
Un fenomeno intergenerazionale: gli Oasis tra passato e presente
Il ritorno degli Oasis ha suscitato un entusiasmo trasversale, coinvolgendo non solo la Generazione X, che ha vissuto in prima persona l’epopea degli anni Novanta, ma anche la Generazione Z, spesso distante dall’epoca d’oro del Britpop. Un racconto recente di un giovane fan di 27 anni, appartenente proprio alla Generazione Z, testimonia come la musica degli Oasis sia riuscita a superare le barriere del tempo e a emozionare anche chi non ha vissuto gli anni della loro massima fama.
Il concerto allo Stadio di Murrayfield di Edimburgo è stato descritto come un evento “molto British”, con un pubblico che unisce lo stile vintage e l’energia dei nuovi fan, tra abbigliamento Adidas, cappelli bucket e un’atmosfera carica di nostalgia e novità. Questo mix generazionale è la conferma di come gli Oasis continuino a rappresentare un fenomeno culturale e musicale unico, capace di muovere emozioni collettive a distanza di decenni.
L’eredità musicale e l’impatto culturale degli Oasis
Gli Oasis, nati come i Rain nel quartiere di Burnage a Manchester, si sono affermati come una delle band rock britanniche più influenti e di successo degli anni Novanta. Con 11 album pubblicati e oltre 70 milioni di dischi venduti nel mondo, la loro musica ha definito il Britpop, fondendo sonorità rock anni Settanta con un’attitudine ruvida ma melodica.
Tra i loro successi figurano album iconici come Definitely Maybe (1994) e (What’s the Story) Morning Glory? (1995), quest’ultimo certificato con 22 milioni di copie vendute globalmente. Il loro impatto culturale è testimoniato da eventi storici come il concerto di Knebworth Park nel 1996, seguito da 250.000 spettatori e con una richiesta record di biglietti che superò i 2,6 milioni.
Liam Gallagher, noto per la sua voce graffiante e la sua presenza scenica unica, è stato riconosciuto come uno dei più grandi frontman di tutti i tempi, mentre Noel ha rappresentato la colonna portante creativa del gruppo. La loro musica, spesso segnata da litigi e tensioni, ha però lasciato un segno indelebile nella storia del rock britannico.
Prospettive future: il silenzio prima di un nuovo capitolo
Al momento, non sono state annunciate nuove date o progetti futuri, e la band preferisce mantenere un profilo basso, lasciando il futuro aperto a ogni possibilità. La pausa è vista come un momento di ricarica e riflessione, necessario dopo l’energia sprigionata dal recente tour. I fan sono dunque invitati a pazientare, mentre l’eco degli Oasis continua a risuonare forte, tra ricordi indelebili e aspettative per ciò che ancora potrà venire.


