Milano, 4 settembre 2025 – Dopo mesi di lotta contro un brutto male, la mamma di Gianluca Gazzoli non ce l’ha fatta. A dare il triste annuncio è stato lo stesso conduttore di BSMT Basement e di Radio Deejay, il quale, attraverso un commovente post pubblicato su Instagram lo scorso martedì, ha voluto condividere la notizia e il proprio dolore.
Ieri, Gazzoli ha invece usato delle Instagram stories per
I ringraziamenti (e un’accusa) di Gianluca Gazzoli sui social
“Voglio esprimere un profondo grazie per l’enorme affetto e la vicinanza che mi sono arrivati in questi giorni. – ha sottolineato Gazzoli – Mi ha commosso e sinceramente stupito la quantità di messaggi, di pensieri e di ricordi che ho ricevuto: mai avrei immaginato una partecipazione così grande. Ognuno di questi gesti, anche il più piccolo, ha avuto per me un valore immenso”.
Il conduttore di Radio Deejay ha quindi rimarcato: “La grande presenza al funerale e le tante testimonianze condivise sono la conferma di quanto forte sia stato il segno che mia mamma ha lasciato in chi ha avuto la fortuna di incontrarla. Sapere che la sua vita ha toccato tante persone, in modi diversi e profondi, è un dono prezioso che custodirò sempre. In questi giorni ho letto parole che mi hanno profondamente commosso e che mi hanno fatto comprendere ancora meglio quanto fosse speciale, quanto sapesse entrare nel cuore di chi incrociava la sua strada”.
Gazzoli ha poi condiviso una riflessione personale in cui ha accusato l’Istituto che aveva in cura sua madre di poca sensibilità: “All’inizio di luglio, dopo mesi di terapie, ci siamo trovati di fronte a comunicazioni dure, date nel modo più freddo e impersonale che si potesse immaginare. In quelle parole non abbiamo sentito la cura, né il rispetto, né la delicatezza che ogni persona meriterebbe. In un attimo ci siamo ritrovati senza speranza, quasi abbandonati, proprio quando invece c’erano ancora forze, possibilità e motivi per continuare a lottare. Abbandonati dall’Istituto curante, soltanto tramite una telefonata”.
“Ma per fortuna altrove c’è stato chi non voleva fermarsi a un protocollo. – ha svelato il podcaster – Ed è per questo che sento il bisogno di ringraziare profondamente il Professor Gianni Bolla e tutti i medici che ha saputo coinvolgere al nostro fianco. Con le loro competenze, ma soprattutto con la loro umanità, ci hanno permesso di non arrenderci, di cercare nuove strade, di vivere tempo prezioso che credevamo perduto. Quei giorni in più, quelle settimane, quelle ore condivise sono diventati un dono inestimabile che porteremo sempre con noi”.
Infine, Gazzoli ha parlato ai suoi followers di quale grande lezione ha imparato da questa drammatica esperienza: “La differenza, nei momenti più duri, la fa la capacità di guardare alla persona nella sua interezza e non solo alla malattia. Il mio invito è semplice: non smettere mai di sperare, non smettere di cercare possibilità. Perché l’umanità e la vicinanza sono la forza più grande che abbiamo per andare avanti”.






