Los Angeles, 1 ottobre 2025 – La recente apparizione pubblica di Eric Dane, noto per il ruolo del Dr. Mark Sloan in Grey’s Anatomy, ha acceso nuovamente i riflettori sulla sua battaglia contro la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, le cellule nervose responsabili del controllo dei muscoli volontari. L’attore è stato recentemente fotografato in sedia a rotelle all’aeroporto di Washington, dove ha salutato un fan e gli ha detto di “mantenere la fede”.
Eric Dane e la sua lotta contro la SLA
Eric William Dane, classe 1972, ha rivelato pubblicamente nel 2025 di essere affetto da SLA, dichiarazione che ha profondamente commosso il pubblico e gli addetti ai lavori. L’attore ha parlato apertamente delle difficoltà crescenti: «Il lato destro del mio corpo non funziona più e temo che presto perderò anche l’uso del sinistro». Nonostante ciò, Dane continua a lavorare, sostenendo che il suo impegno professionale lo tiene sveglio e motivato: «Andrò avanti finché non si romperanno le ruote», ha detto con determinazione durante l’evento, al fianco della fidanzata, la regista Jannell Shirtcliff.
L’attore si è recato a Washington D.C. per incontrare il deputato Eric Swalwell, membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato della California, con l’obiettivo di discutere dell’assenza di progressi concreti nella ricerca contro la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), malattia di cui l’attore è affetto.
Secondo quanto riportato da Metro.co, Dane ha lanciato un accorato appello durante l’incontro, dichiarando: “Ho due figlie a casa, voglio vederle laurearsi, sposarsi. Vorrei avere dei nipoti. Voglio esserci per tutto questo, combatterò fino all’ultimo respiro”.
💔💔heartbreaking update on Eric Dane decline, 52, is now in a wheelchair and struggles to speak ‼️ pic.twitter.com/kKLH4Hzpo2
— Make Europe Great Again – M.E.G.A (@ScaryEurope) October 1, 2025
Che cos’è la Sclerosi Laterale Amiotrofica?
La SLA è una patologia neurologica rara e progressiva che colpisce i motoneuroni centrali e periferici, causando una graduale perdita di forza muscolare e rigidità. Questa malattia, conosciuta anche come “morbo di Lou Gehrig” o “malattia di Charcot”, si manifesta prevalentemente intorno ai 60 anni di età, con un’incidenza di circa 2-3 nuovi casi per 100.000 abitanti ogni anno. La malattia porta a una paralisi progressiva dei muscoli volontari, pur preservando funzioni cognitive, sensoriali e sfinteriali nella maggior parte dei casi.
I sintomi iniziali includono debolezza muscolare e difficoltà di movimento, che progressivamente compromettono anche la deglutizione, la parola e la respirazione. Attualmente non esiste una cura definitiva; i trattamenti disponibili, come il riluzolo e l’edaravone, possono rallentare la progressione e migliorare la qualità della vita, ma la SLA rimane una condizione altamente invalidante.
Il caso di Eric Dane ha portato nuovamente alla luce la drammaticità di questa malattia, mettendo in evidenza la forza con cui alcune persone affrontano sfide personali straordinarie, continuando a vivere e lavorare nonostante le difficoltà crescenti.






