Milano, 23 novembre 2025 – La città di Milano piange la scomparsa di Ornella Vanoni, icona indiscussa della musica italiana, morta venerdì 21 novembre nella sua abitazione milanese all’età di 91 anni. La celebre cantante, attrice e conduttrice televisiva ha attraversato oltre sette decenni di carriera, lasciando un’impronta indelebile nel panorama artistico nazionale e internazionale. La camera ardente è stata allestita al Piccolo Teatro Paolo Grassi, luogo a cui l’artista era profondamente legata, e rimarrà aperta fino a domani, lunedì 24 novembre, giorno in cui si terranno i funerali nella chiesa di San Marco a Brera. Il Comune ha proclamato il lutto cittadino per onorare questa grande donna, definita dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, “un simbolo della milanesità e della libertà”.
Un omaggio sentito e partecipato al Piccolo Teatro
Dal primo mattino, migliaia di persone, tra cittadini comuni e volti noti dello spettacolo, hanno reso omaggio a Vanoni, creando una lunga coda che si estende fino al Castello Sforzesco. Tra i presenti, artisti come Emma Marrone, Fabio Fazio, Fiorella Mannoia, Arisa e la senatrice a vita Liliana Segre, che ha consegnato un commovente messaggio di affetto alla famiglia. L’atmosfera è stata scandita dalle note di “Domani è un altro giorno”, uno dei brani più celebri di Ornella, simbolo della sua capacità di guardare avanti con speranza e ironia. Lo stilista Antonio Marras ha ricordato un aneddoto toccante, raccontando di quando la cantante lo accolse cantando una melodia in sardo, evidenziando la sua intelligenza e la sua libertà di spirito.
L’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, ha sottolineato la capacità di Ornella Vanoni di toccare temi profondi riguardanti la vita della città, pur mantenendo sempre un rapporto critico e intelligente con la realtà milanese. Sacchi ha inoltre dichiarato che il suo scherzoso desiderio di vedersi dedicare “un’aiuola” sarà preso in considerazione con formule adeguate per mantenere vivo il suo legame con Milano.
Ornella Vanoni: la carriera e il legame profondo con Milano
Nata a Milano il 22 settembre 1934, Ornella Vanoni è stata una delle interpreti più versatili e longeve della musica italiana, con una carriera iniziata negli anni Cinquanta che ha attraversato generi musicali diversi come il pop, la musica d’autore, il jazz e la bossa nova. Con oltre 100 pubblicazioni discografiche e circa 65 milioni di dischi venduti, ha collaborato con artisti di fama mondiale e ha portato la musica italiana nei più prestigiosi palcoscenici internazionali.
Il suo legame con Milano è testimoniato dal suo debutto al Piccolo Teatro di Giorgio Strehler, dove ha iniziato come attrice prima di affermarsi come cantante. Il sindaco Giuseppe Sala ha ricordato con affetto l’artista come “una donna straordinaria” che ha sempre voluto mantenere un rapporto autentico con la città, interessandosi anche della vita privata delle persone con cui si relazionava. Sala ha annunciato la volontà dell’amministrazione comunale di onorarne la memoria con iniziative che riflettano il suo spirito libero e anticonformista.
Il sogno della Scala e l’eredità artistica
Ornella Vanoni aveva confidato a più riprese il desiderio di esibirsi un giorno al Teatro alla Scala di Milano, il tempio dell’opera, un sogno che purtroppo non si è mai realizzato a causa delle rigide regole del teatro per artisti non lirici. L’ex sindaca e attuale eurodeputata Letizia Moratti ha ricordato questo suo sogno, sottolineando la grande passione e il legame di Ornella con la città.
Nel corso della sua lunga carriera, Vanoni ha saputo innovare e sperimentare, passando dalle “canzoni della mala” alle interpretazioni di brani di Gino Paoli e Luigi Tenco, fino alle collaborazioni con grandi musicisti brasiliani e jazzisti. La sua voce unica e la sua presenza scenica hanno lasciato un segno indelebile nella cultura italiana.
Mentre la città si prepara a darle l’ultimo saluto, l’eredità di Ornella Vanoni rimane viva nella musica, nel teatro e nel cuore di Milano, una città che non la dimenticherà mai.






