Piano graduale per aumentare i posti a Medicina e rendere il sistema più accessibile; investimenti e nuove strategie mirano a qualità e attrazione di talenti in Italia.
Roma, 3 luglio 2025 – Durante l’assemblea nazionale di Farmindustria tenutasi all’Auditorium Conciliazione, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha fornito importanti aggiornamenti sul piano di ampliamento dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e sul sistema delle specializzazioni mediche in Italia.
Apertura progressiva dei corsi di Medicina: superare il numero chiuso
Bernini ha spiegato che l’apertura dei posti disponibili in Medicina è avvenuta in maniera graduale e controllata per evitare un calo della qualità dell’offerta formativa. “Se avessimo aperto tutto in una volta – ha detto la ministra – avremmo sicuramente compromesso la qualità, e questo non è ciò che vogliamo”. Tuttavia, il ministro ha ribadito la volontà di superare il sistema del numero chiuso, definito “ingiusto e anacronistico”.
“Le associazioni di categoria non forniscono dati completi – ha proseguito Bernini – perché mancano ad esempio i medici che operano nelle strutture farmaceutiche”. Per questo motivo, è stato deciso di aumentare progressivamente ogni anno di 4.000 i posti disponibili, mentre quest’anno l’incremento è stato di 7.000, grazie a un investimento di 50 milioni di euro. Inoltre, il ministro auspica che si possa consentire l’ingresso di altri 3.000 studenti a partire da quest’anno.
Le università più grandi si stanno organizzando per gestire questo aumento, anche attraverso modalità online. “L’Università va aperta – ha sottolineato Bernini – non era più possibile che i nostri ragazzi lanciassero una monetina per accedere”.
Specializzazioni mediche e attività di ricerca: focus su qualità e attrazione dei talenti
Per quanto riguarda le specializzazioni mediche, la ministra ha assicurato che “non esiste più un imbuto”, ma ha evidenziato la presenza di bandi che spesso rimangono inesauriti a causa della scarsa attrattività di alcune aree, come medicina d’urgenza e anatomia patologica. Su questo fronte, si sta lavorando a un disegno di legge che sarà presentato al Senato.
Sul tema dei cervelli in fuga e delle strategie per attrarre ricercatori dall’estero, Bernini ha dichiarato che in realtà sono pochi quelli che arrivano dagli Stati Uniti e dall’Europa. “Stiamo cercando di attrarre talenti soprattutto nelle materie STEM”, ha detto, sottolineando però che è importante che i ricercatori vengano in Italia per svolgere le loro attività e che “non ha senso finanziare la ricerca americana con fondi italiani”. La ministra ha ricordato come l’Europa stia diventando un interlocutore interessante grazie alle nuove infrastrutture di ricerca.
Anna Maria Bernini, nata a Bologna nel 1965, è ministro dell’Università e della Ricerca dal 22 ottobre 2022 nel governo Meloni. Con un solido background accademico e una lunga carriera politica, Bernini continua a guidare le strategie per la modernizzazione e l’accessibilità dell’istruzione universitaria in Italia.
Fonte: Marco Vesperini - Medicina, Bernini: "Abbiamo aperto in maniera progressiva, non c'è imbuto specializzazioni"





