Operatori sanitari privati in piazza a Roma: Nursind sollecita il governo ad agire per salari dignitosi e condizioni di lavoro aggiornate, superando anni di stallo contrattuale.
Roma, 23 luglio 2025 – Questa mattina si è svolto un sit-in di protesta del sindacato infermieri Nursind davanti alla sede del Ministero della Salute a Roma. La manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi operatori sanitari della sanità privata, che hanno chiesto a gran voce il rinnovo immediato dei contratti di lavoro, fermi da oltre un decennio.
La richiesta urgente per il rinnovo contrattuale nella sanità privata
Il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, ha ribadito il messaggio centrale della protesta: “Chiediamo al ministero di farsi portavoce presso l’AIOP e l’ARIS, i datori di lavoro della sanità privata, affinché venga finalmente rinnovato il contratto degli infermieri e del personale sanitario privato, scaduto da cinque anni”. Bottega ha sottolineato come la sanità privata non debba essere considerata una sanità di serie B, poiché è convenzionata con il sistema sanitario nazionale e offre prestazioni per conto del SSN. Ha inoltre richiesto un adeguamento delle tariffe, vincolato però al rinnovo contrattuale.
Anche la responsabile della sanità privata del sindacato, Romina Iannuzzi, ha lanciato un appello al governo e al ministro della Salute: “I contratti sono scaduti da oltre dieci anni, vogliamo un rinnovo immediato e un adeguamento salariale che garantisca condizioni dignitose per i lavoratori”. Entrambi hanno rimarcato che le normative contrattuali attuali sono obsolete e non rispecchiano più le condizioni lavorative e professionali degli infermieri nel contesto sanitario odierno.
Il ruolo del Nursind e le prospettive della protesta
Il Nursind ha organizzato l’iniziativa per evidenziare una situazione considerata da tempo insostenibile: i lavoratori della sanità privata sono impegnati quotidianamente nel garantire cure e assistenza, ma vivono da anni in una condizione di precarietà contrattuale e salariale. Il sit-in, tenutosi alle 10.30 davanti al Ministero della Salute in Lungotevere Ripa 1, ha rappresentato un momento di forte mobilitazione nazionale.
Gli infermieri chiedono non solo il rinnovo contrattuale, ma anche un riconoscimento economico adeguato che rispecchi il valore del loro lavoro e le mutate esigenze del settore sanitario. La protesta si inserisce in un contesto più ampio di rivendicazioni per la valorizzazione delle professioni sanitarie, spesso sotto pressione e sottopagate, soprattutto nel settore privato convenzionato.
Il sindacato Nursind si conferma così come un punto di riferimento per la tutela dei diritti degli infermieri, impegnato a sollecitare le istituzioni affinché intervengano con urgenza per sanare una situazione di disparità che dura ormai da troppo tempo.





