Circa trenta persone, tra cui molti bambini, rimangono senza alloggio dopo l’intervento. Sindacati e associazioni chiedono soluzioni concrete contro l’emergenza abitativa.
Milano, 9 luglio 2025 – Questa mattina è stato sgomberato lo stabile di viale Brenta 41 a Milano, occupato da diverse famiglie in cerca di una soluzione abitativa. L’edificio, ex centro vaccinale durante il periodo del Covid-19, era stato preso in gestione dalla Rete Solidale Ci Siamo, un’organizzazione che riunisce lavoratori, migranti e nuclei familiari con minori senza una casa.
Sgombero in Viale Brenta, il racconto degli abitanti
“I poliziotti sono arrivati verso le 8.30 – racconta una delle occupanti – hanno fatto l’intervento e chiesto i documenti. Qui abitavano tante famiglie con bambini. Adesso non so dove andremo, siamo tutti fuori”. La scena descrive con crudezza il momento dello sgombero, che ha lasciato per strada circa trenta persone. Dopo l’intervento, gli occupanti sono tornati nello stabile per recuperare i loro beni personali.
Secondo la denuncia di Giovanni Carenza, rappresentante dell’Unione Inquilini, “in questi mesi era in corso una trattativa con il Comune e l’assessorato alle politiche sociali per individuare soluzioni abitative dignitose per tantissime famiglie senza una casa”. La chiusura improvvisa dello stabile arriva dopo una manifestazione per il diritto alla casa, svoltasi il 3 luglio, che ha attraversato proprio il quartiere Corvetto, includendo anche viale Brenta.
Le tensioni sociali e la risposta delle istituzioni
La protesta del 3 luglio ha coinvolto numerosi sindacati e associazioni che chiedono un impegno più concreto da parte delle istituzioni per affrontare la crisi abitativa che interessa molte famiglie milanesi. La risposta del Comune, giudicata “totale esterrefazione” da Carenza, ha lasciato molte persone senza un tetto e senza una soluzione immediata.
L’episodio di viale Brenta si inserisce in un contesto di crescente emergenza abitativa, dove la pressione sulle case popolari e gli spazi abitativi si scontra con interventi di sgombero che spesso non prevedono alternative abitative adeguate. La vicenda mette in luce la difficoltà delle amministrazioni locali nel coniugare ordine pubblico e tutela dei diritti sociali, soprattutto in presenza di nuclei familiari vulnerabili.
Le famiglie che abitavano nello stabile si trovano ora in una situazione di incertezza e precarietà, in attesa di risposte concrete dalle istituzioni. Nel frattempo, le associazioni e i sindacati proseguono la loro mobilitazione per rivendicare il diritto fondamentale alla casa, richiamando l’attenzione sull’urgenza di politiche abitative più inclusive e sostenibili.
Fonte: alanews - Milano, sgomberata l'occupazione abitativa di via Brenta. Un'abitante: "Non so dove andremo"





