Schlein accusa il governo di gravi mancanze su giustizia e transizione ecologica, chiedendo le dimissioni di Nordio dopo il rilascio controverso di Almasri.
Roma, 11 luglio 2025 – La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso dure critiche nei confronti del governo italiano e del ministro della Giustizia Carlo Nordio in relazione al caso Almasri, che ha sollevato forti polemiche politiche e istituzionali.
Critiche alla gestione del governo sulla transizione e sull’energia
Durante l’evento “Le rotte del futuro” a Roma, Schlein ha denunciato la mancanza di una strategia chiara da parte dell’esecutivo per il periodo successivo alla conclusione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). In particolare, ha sottolineato che il governo non ha fornito indicazioni su come verrà accompagnata la conversione digitale ed ecologica delle imprese italiane, un aspetto fondamentale per la competitività e la sostenibilità del sistema produttivo nazionale.
La segretaria dem ha inoltre evidenziato le crescenti preoccupazioni legate al costo elevato dell’energia e ai dazi, aspetti che incidono pesantemente sulle imprese e sulle famiglie italiane. “Occorre sostenere lo sforzo negoziale della Unione Europea e non minimizzare l’impatto sottovalutato dalla premier Giorgia Meloni”, ha affermato Schlein, suggerendo di “scollegare energia e gas”, responsabili delle bollette più care d’Europa.
Schlein ha anche criticato la mancanza di una politica industriale concreta e ha definito dannoso il modo in cui è stata gestita la cosiddetta “transizione 5.0”, una misura che avrebbe dovuto favorire lo sviluppo tecnologico e sostenibile, ma che avrebbe speso solo il 10% delle risorse previste. “Occorre rilanciare la manifattura con una visione ampia, chiedendo investimenti annuali per 800 miliardi, compresi quelli per la difesa”, ha dichiarato.
Il caso Almasri e le richieste di dimissioni di Nordio
Sul fronte giudiziario, la segretaria del PD ha commentato con durezza la vicenda legata al rilascio di Osama Najeem Almasri, ex capo della polizia libica di Tripoli, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità. Almasri era stato arrestato dalla DIGOS il 19 gennaio 2025 ma è stato liberato due giorni dopo dalla Corte d’Appello di Roma per un vizio di forma, e subito espulso dall’Italia. La vicenda ha scatenato un acceso dibattito politico e giudiziario.
Schlein ha sostenuto che il ministro Nordio dovrebbe dimettersi immediatamente, definendo “inaccettabile” quanto accaduto e accusandolo di aver liberato “consapevolmente” un “stupratore di bambini”. “Il passo indietro a Nordio dovrebbe chiederlo innanzitutto la premier Meloni, se non altro per preservare la dignità dell’istituzione che rappresenta”, ha aggiunto.
Il caso ha infatti portato all’iscrizione di Nordio nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato, a seguito di un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti. La vicenda, che coinvolge anche altri esponenti del governo, continua dunque a tenere alta la tensione politica.
Giorgia Meloni, in carica come presidente del Consiglio dal 22 ottobre 2022, è la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia d’Italia. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, anch’egli in carica dal 22 ottobre 2022, è un ex magistrato noto per il suo approccio liberale e per le numerose inchieste condotte nel corso della sua carriera. Nei mesi scorsi, Nordio è stato al centro di polemiche per il disegno di legge sulla giustizia e per la gestione di intercettazioni e procedure giudiziarie.





