Manifestazione di risciò e golf car a Firenze: gli operatori chiedono al Comune di rivedere le regole sull’accesso al centro, invocando dialogo per tutelare lavoro e turismo.
Firenze, 9 luglio 2025 – Una manifestazione ha animato oggi Piazza della Signoria, cuore storico di Firenze, dove circa 30-40 conducenti di risciò, golf car e caddy, mezzi alternativi impiegati per il trasporto turistico, si sono radunati sotto la sede del Comune in Palazzo Vecchio per contestare il nuovo regolamento che ne vieterà l’accesso nell’area protetta dall’UNESCO.
La protesta sotto Palazzo Vecchio
I veicoli, parcheggiati a ridosso dell’ingresso del Palazzo, simbolo del governo locale e della storia fiorentina, sono stati protagonisti di una protesta pacifica ma determinata. I conducenti, tra cui molti stranieri, hanno chiesto di poter continuare a lavorare nell’area centrale della città, criticando il divieto imminente. Al momento, i manifestanti stanno cercando di organizzarsi per individuare dei rappresentanti che possano interloquire ufficialmente con le autorità comunali di Firenze.
Il Palazzo Vecchio, situato in Piazza della Signoria, è non solo la sede del Comune ma anche un importante museo che custodisce capolavori di artisti come Michelangelo, Donatello e Vasari. L’edificio, con la sua celebre Torre di Arnolfo, da oltre sette secoli ospita il cuore amministrativo della città, rappresentando un punto di riferimento istituzionale e culturale per i fiorentini e i turisti.
Il contesto e le implicazioni del divieto
L’area Unesco del centro storico di Firenze è tutelata per preservare il suo straordinario patrimonio artistico e architettonico, oltre che per limitare l’impatto ambientale e la congestione del traffico. Tra le misure adottate, il Comune ha deciso di vietare l’ingresso a mezzi come i risciò e le golf car, utilizzati prevalentemente per il trasporto turistico, misure che hanno scatenato la reazione dei conducenti.
Firenze, con i suoi 362.654 abitanti e una posizione geografica unica, è meta ogni anno di milioni di visitatori attratti dai suoi tesori rinascimentali e dal suo centro storico, patrimonio mondiale dell’umanità dal 1982. La città si trova oggi a dover bilanciare esigenze di tutela culturale, sostenibilità e sviluppo economico legato al turismo.
I risciò e gli altri mezzi alternativi rappresentano una forma di mobilità dolce molto apprezzata dai visitatori, ma il nuovo regolamento comunale mira a garantire una maggiore tutela delle aree più delicate del centro storico, dove si concentrano monumenti di grande valore come Palazzo Vecchio e la piazza che lo ospita.
La protesta di oggi evidenzia le tensioni in corso tra le politiche di gestione della mobilità e le esigenze di chi lavora nel settore turistico, invitando il Comune di Firenze a trovare forme di dialogo e soluzioni condivise per il futuro della mobilità sostenibile nel centro storico.
Fonte: Emanuele De Lucia - Protesta dei risciò a Firenze contro divieto area Unesco: "Fateci lavorare"





