Roma, 7 agosto 2025 – Il disegno di legge del Governo italiano che prevede l’istituzione di un registro dell’AIFA per monitorare le terapie farmacologiche per la disforia di genere nei minori suscita critiche e preoccupazioni da parte di diverse realtà associative, tra cui Arcigay. A intervenire è Christian Leonardo Cristalli, attivista e responsabile nazionale di Politiche Trans per Arcigay, che sottolinea l’importanza di affidare la gestione e la valutazione delle terapie esclusivamente ai professionisti medici.
La posizione di Arcigay sul registro delle terapie per disforia di genere
Christian Leonardo Cristalli ha espresso una netta contrarietà verso l’idea di un registro istituzionale che coinvolga un comitato etico nella supervisione delle terapie per i minori con disforia di genere. “Bisogna lasciare che parlino i medici”, afferma Cristalli, evidenziando come già dodici enti e società scientifiche abbiano sottolineato l’importanza dei farmaci per tutelare il benessere psicologico dei giovani, prevenendo episodi gravi.
Arcigay, associazione leader in Italia nella difesa dei diritti delle persone LGBTI, ribadisce la necessità di rispettare l’autonomia e la competenza della comunità medica nel trattamento di queste delicate situazioni, evitando ingerenze che potrebbero rallentare o complicare l’accesso alle cure necessarie.
Arcigay: un impegno storico per i diritti delle persone LGBTI
Fondata nel 1980 a Palermo, Arcigay è la principale associazione italiana per la promozione e la tutela dei diritti delle persone LGBTI. Con sede centrale a Bologna e 72 comitati locali su tutto il territorio nazionale, l’associazione conta migliaia di volontari e attivisti impegnati nel contrasto alle discriminazioni e nella promozione dell’uguaglianza.
L’organizzazione si è sempre schierata a favore della tutela della salute mentale e fisica delle persone transgender e non binarie, sostenendo il diritto all’autodeterminazione e all’accesso a cure adeguate e tempestive. Il suo intervento nel dibattito sul registro delle terapie per la disforia di genere nei minori si inserisce in questa tradizione di impegno politico, sociale e culturale.
Arcigay opera in maniera indipendente da partiti politici, ideologie o religioni, finanziandosi attraverso le quote associative, donazioni private e fondi pubblici, con l’obiettivo di promuovere una società inclusiva e rispettosa dei diritti civili e umani di tutti. In questo contesto, la posizione di Cristalli riflette la volontà di garantire che le decisioni relative alle cure mediche siano affidate esclusivamente a professionisti competenti, per garantire la tutela della salute e del benessere dei minori transgender.
Fonte: Alessia Arrigo - Registro terapie per disforia di genere minori criticato: " Lasciare che parlino i medici"
